Durante le iniziative del 9 maggio a Cinisi, in memoria di Peppino Impastato, il pomeriggio di martedì 6 c’è stata la presentazione del libro “Lu me cantu anticu – quasi poesie” di Stefano Venuti, a cura di Salvo Vitale. Hanno partecipato: Salvo Vitale, Mariangela Venuti, Maria Antonia Manzella, Felicia Vitale Impastato. Coordinato da Maria Antonietta Mangiapane.
Prima dell’evento abbiamo fatto una intervista a Salvo Vitale, compagno di Peppino Impastato e presente, soprattutto, gli ultimi mesi con Radio Aut.
“Qualcosa è cambiato, senza dubbio. Ma non molto. Mi fai pensare a una frase che era nel Gattopardo dove si dice ‘I siciliani non vorranno cambiare perché sono perfetti’. Passeranno anni, 100 anni affinché qualcosa cambi ma perché è nell’ordine delle cose qualcosa cambi, non perché i siciliani la vorranno cambiare.” È questo il suo giudizio sul cambiamento della società siciliana a distanza di 47 anni dell’omicidio mafioso di Peppino Impastato. “Intorno a Peppino si è costruito un circuito positivo”,
afferma Salvo Vitale ricordando l’impegno di Casa Memoria e la consegna delle chiavi del casolare dove Peppino fu, molto probabilmente, ucciso prima di farlo saltare in aria sulle rotaie.
Si è parlato delle battaglie di Peppino e dell’attualità delle stesse tematiche. Inoltre si è fatto un passaggio della politica internazionale e di un possibile ritorno del fascismo. Per finire una battuta sulla lotta alle mafie e sui suoi traffici.