“La memoria è un atto politico, non una nostalgia sterile.”
Con queste parole si potrebbe sintetizzare il senso profondo della puntata speciale del podcast “30 minuti con…”, condotto da Paolo De Chiara, che ha avuto come protagonista Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso dalla mafia nel 1978.
Durante l’incontro, carico di emozione e verità scomode, Luisa ha ripercorso la storia familiare: la tragica uccisione di Peppino, il coraggio della madre Felicia Bartolotta, la lotta per la verità e la fondazione di Casa Memoria a Cinisi, oggi luogo simbolo di resistenza civile e pedagogia antimafiosa.
Ad arricchire la puntata è stato il prezioso contributo del giovane corrispondente Antonino Schilirò, collegato da Cinisi, che ha mostrato in diretta Casa Memoria, guidando gli spettatori tra i cimeli, le fotografie, i documenti e gli oggetti personali di Peppino Impastato.
Un viaggio visivo e narrativo nei luoghi dove ancora oggi risuona la voce di chi non si è piegato.
Luisa Impastato, con una forza tranquilla, ha ribadito quanto la memoria non debba essere celebrativa, ma militante, attiva, generativa di coscienza e azione:
“Casa Memoria è un luogo vivo, dove le nuove generazioni incontrano la verità e imparano a dire no alle mafie e all’omertà.”
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