Una finale che sarà scolpita nella storia del tennis.
Sul Court Philippe-Chatrier si è consumata una sfida titanica tra i due giovani giganti del tennis mondiale: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Si è imposto il primo con il punteggio di 4-6 6-7 6-4 7-6 7-6 dopo una una partita estenuante durata 5 ore e 32 minuti, la più lunga nella storia delle finali del Roland Garros.
Primi due set da sogno per l’italiano, sceso in campo con determinazione e lucidità, sfruttando i suoi colpi profondi e una prima di servizio efficace, conquistando il primo set per 6-4. Il secondo parziale è stato ancora più combattuto, con entrambi che hanno mantenuto un livello tecnico altissimo. Il tie-break ha premiato ancora Sinner, portandosi sul 2-0.
Carlos Alcaraz non è di certo tipo da mollare facilmente, infatti con la grinta del campione e il sostegno del pubblico nettamente schierato dalla sua parte, ha cambiato marcia. Nel terzo set ha alzato l’intensità, strappando il servizio all’avversario nei momenti decisivi e chiudendo 6-4.
Il quarto set ha toccato vette drammatiche: Sinner si è trovato a tre match point sul 5-3 e servizio, ma Alcaraz ha annullato tutto con freddezza glaciale, trascinando la contesa al tie-break e vincendolo con un’accelerazione finale che ha mandato lo Chatrier in visibilio.
La tensione del quinto set è stata quasi palpabile. Break e contro-break si sono susseguiti, i due non hanno mai mollato un centimetro, nonostante i crampi, le gambe pesanti e l’orologio che segnava oltre cinque ore di gioco. Si è arrivati inevitabilmente al super tie-break. Qui Alcaraz ha dominato, approfittando di qualche errore di Sinner, stremato pure mentalmente. Il 10-2 finale ha sigillato la sua vittoria e il suo secondo trionfo a Parigi.
Non è passato inosservato il tifo: sin dalle prime battute, il pubblico francese ha mostrato un chiaro favore per Alcaraz. Ogni punto vinto dallo spagnolo era accolto dai boati, mentre qualche fischio inopportuno, ha accompagnato alcune fasi decisive del gioco di Sinner. L’azzurro ha mantenuto la calma, lottando con dignità, malgrado l’ambiente ostile. Tuttavia, non sono mancati applausi sinceri per i suoi colpi, in particolare nei momenti di massimo equilibrio.
Alla fine, chi ha vinto è stato il tennis. Sinner esce da questa finale a testa altissima, confermando il suo posto tra i grandi del circuito e il merito di essere il numero uno del mondo. Alcaraz, dal canto suo, dimostra ancora una volta una tenuta fisica e mentale fuori dal comune, ribaltando un match praticamente perso e conquistando il suo quinto Slam in carriera.
Questi due giovani straordinari sono stati in grado di tenere incollati milioni di spettatori davanti alla TV e sulle tribune per oltre cinque ore. Il futuro del tennis è nelle loro mani, che con talento e sacrificio hanno dato vita a uno degli incontri più belli degli ultimi vent’anni.
Grazie Sinner. Grazie Alcaraz. Avete riscritto la storia.
Immagine di copertina creata con IA