Fermato in flagranza uno dei responsabili. L’altro è riuscito a fuggire nei campi. Il bottino: attrezzatura edile sottratta a ignari proprietari.
Nella notte tra il 28 e il 29 maggio 2025, i Carabinieri della Compagnia di Agnone hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino rumeno, fermato a bordo di un’utilitaria lungo la Strada Provinciale 86, nel cuore dell’Alto Molise.
L’uomo dovrà ora rispondere dell’accusa di furto in concorso.
Durante un ordinario pattugliamento notturno, l’Aliquota Radiomobile ha notato l’autovettura sospetta, con a bordo il solo conducente, e ha proceduto a un controllo di routine. Il fermato ha tentato di giustificarsi dicendo di essersi perso a causa di un errore del navigatore. Ma i militari, insospettiti, hanno intuito che dietro quell’apparente ingenuità potesse celarsi qualcosa di più grave.
La svolta arriva pochi minuti dopo: un secondo veicolo, stesso itinerario, stessa destinazione
Infatti, dopo pochi minuti, è sopraggiunto un furgone bianco proveniente dalla medesima direzione, anch’esso con un solo uomo a bordo, anch’esso cittadino rumeno. Gli uomini dell’Arma hanno immediatamente fermato anche questo mezzo, rilevando che il navigatore satellitare del furgone era impostato sullo stesso indirizzo dell’auto fermata in precedenza.
Il secondo conducente, resosi conto che i Carabinieri avevano scoperto il legame tra i due mezzi, ha improvvisamente abbandonato il furgone e si è dato alla fuga tra le campagne molisane, facendo perdere le proprie tracce. È attualmente ricercato.
Dentro il furgone il bottino: materiale edile rubato
Il controllo all’interno del furgone ha confermato i sospetti: un’ingente quantità di materiale edile, riconducibile a un furto da poco commesso, è stata ritrovata e posta sotto sequestro. Gli attrezzi e le apparecchiature erano presumibilmente destinate al mercato nero o alla rivendita illegale.
Il cittadino rumeno inizialmente fermato è stato quindi arrestato, mentre per il complice è in corso un’intensa attività di ricerca da parte delle forze dell’ordine locali, che stanno battendo palmo a palmo le aree rurali circostanti.
L’Arma ancora una volta in prima linea
La brillante operazione investigativa ha ricevuto il plauso della comunità locale, che ha apprezzato l’efficace prontezza e il costante presidio del territorio da parte dei Carabinieri dell’Alto Molise. Un segnale forte per contrastare i fenomeni predatori nelle aree interne, spesso bersaglio di bande itineranti specializzate nei furti su commissione.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, durante la quale l’indagato potrà far valere le proprie difese ai sensi dell’art. 111 e seguenti del Codice di procedura penale.