Somma Vesuviana, Napoli – Per comprendere a fondo le dinamiche della criminalità organizzata a Somma Vesuviana e smantellare le sue reti, è fondamentale analizzare il significato dei simboli camorristici utilizzati dagli affiliati e mappare la loro complessa struttura. L’uso di specifici numeri e sigle non è casuale, ma rappresenta un chiaro segno di appartenenza e gerarchia all’interno dei clan camorristici, fornendo uno spunto fondamentale per la nostra inchiesta sul crimine organizzato.
Il numero “22”, che nella smorfia napoletana indica “il pazzo”, è un simbolo di particolare rilevanza per gli affiliati del clan Correale-De Bernardo. Questo numero è un omaggio a Guardiglio Giovanni, un pregiudicato soprannominato “il pazzo”, figura rispettata e di spicco nella gestione del traffico di stupefacenti. Dopo la sua morte, la sorella Francesca, anch’essa nota come “a pazza”, insieme al marito Buonocore Ferdinando, detto “Bombolone”, e ai loro figli, ha continuato l’attività di spaccio. Tuttavia, la loro operatività non è autonoma, ma strettamente legata e subordinata al clan Correale-De Bernardo, consolidando ulteriormente il controllo del territorio a Somma Vesuviana.
Un altro simbolo distintivo, ampiamente visibile sui profili social dei giovani del luogo, è il “6.11”. Questa sigla indica un’esplicita affiliazione alla famiglia Mazzarella, un potente clan di camorra che da anni ha una forte presenza a Somma Vesuviana, con una base operativa nel Parco Fiordaliso.
Il significato del “6.11” è chiaro per chi è a conoscenza delle dinamiche criminali: la cifra “6” corrisponde alla lettera “F” dell’alfabeto, mentre “11” corrisponde alla lettera “M”. Insieme, e separati dal punto, compongono “F.M.”, ovvero “Famiglia Mazzarella”. Questo è un vero e proprio “distintivo criminale” riconosciuto da chi vive tra le realtà della legalità e dell’illegalità a Somma Vesuviana.
La nostra inchiesta giornalistica va oltre i simboli e le affiliazioni dei giovanissimi, delineando una mappa completa delle piazze di spaccio presenti a Somma Vesuviana. Abbiamo identificato i ruoli specifici di chi mantiene le piazze e di chi si occupa del rifornimento delle sostanze stupefacenti.
Un ruolo determinante in questo sistema è ricoperto dalla famiglia criminale dei La Vecchia, imparentati con i De Bernardo. La convivente di Correale gestisce i rapporti con i clan di Napoli e si occupa della cosiddetta “mesata”, ovvero il sostentamento economico per i detenuti affiliati. A Somma Vesuviana, il mercato degli stupefacenti è un affare milionario, con fiumi di droga che continuano a circolare per le strade, attirando assuntori anche dai paesi limitrofi.
Dopo i recenti arresti che hanno colpito la criminalità organizzata locale, la camorra a Somma Vesuviana ha reagito prontamente attraverso la sua organizzazione apicale. Sono state messe in atto azioni mirate a ricomporre le piazze di spaccio e a impedire a qualsiasi altro gruppo di inserirsi nella gestione dell’estorsione settimanale e nell’imposizione della fornitura delle varie sostanze stupefacenti. È importante sottolineare che il traffico non si limita a cocaina, crack o marijuana, ma include anche droghe chimiche, ampliando ulteriormente il giro d’affari e l’influenza dei clan sulla comunità locale.