Anno nuovo, abitudini vecchie. È arrivata l’estate è c’è qualcosa di antico nell’aria, parafrasando il poeta, anzi nell’acqua.
Interruzioni senza comunicazioni, anticipo delle chiusure programmate non comunicati, autobotti in azione.
È il racconto dell’estate 2024? No, è solo l’inizio dell’estate 2025.
Chiusura programmata dalle 23 alle 6 in zona Miracoli, dalle 23 alle 5 in centro. Sono le uniche comunicazioni, relative all’erogazione idrica, pubblicate nei giorni scorsi sul sito web della Sasi relative al territorio del Comune di Casalbordino.
Improvvisamente ieri, intorno ad ora di pranzo, l’acqua è iniziata a non uscire più dai rubinetti. Sul sito web e sulla pagina facebook della società, in quei momenti, nessun avviso. Contattato il numero verde del “servizio clienti” la risposta è stata di contattare l’altro numero verde, quello del pronto intervento h24. A cui alle 12.33 non risultava nessuna rottura e nessuna riparazione urgente nel territorio di Casalbordino.
Ma l’acqua non sgorgava dai rubinetti e alle 16.23 l’abbiamo ricontattato per avere notizie e riscontri. Ma la risposta è stata la stessa di quasi quattro ore prima: non ci risulta nessuna criticità a Casalbordino.
Una “chiusura fantasma” praticamente. Come è possibile? Cosa accade nelle tubature e nella distribuzione dell’acqua? Domande a cui, come abbiamo ripetutamente sottolineato in precedenti articoli, l’unica risposta può giungere solo da atti e documenti pubblici. Ma che, dopo mesi dal nostro accesso civico e le “risposte” (virgolette non casuali ovviamente) del Difensore Civico Regionale Avv. Umberto Di Primio, abbiamo scoperto non possono essere resi pubblici.
Sasi, conclusa l’era Basterebbe. Ma i documenti pubblici non possono essere resi pubblici
L’acqua è tornata nei rubinetti nel tardo pomeriggio, erogazione idrica che è stata poi successivamente interrotta intorno alle 20.30, due ore e mezza circa di quanto riportato nell’avviso pubblicato sul sito web della Sasi.
Autobotte in via Stingi a San Salvo per evitare la chiusura delle scuole e disagi alle famiglie. È accaduto la settimana scorsa. Dopo Monteodorisio, a distanza di soli dieci giorni, un’altra autobotte è giunta in un comune del vastese per il perdurare della mancanza di acqua. Il 24 giugno alle ore 10.20 la Sasi aveva comunicato ai sindaci di diciotto comuni che qualche minuto prima era stata interrotta l’erogazione idrica a causa di una rottura tra Archi e Atessa. In tarda serata l’acqua erainiziata a tornare nelle case ma non a San Salvo. Nel territorio del comune nella mattina del 26 giugno c’erano ancora zone in cui l’erogazione idrica non era stata ripristinata. È così giunta l’autobotte per rifornire scuole, famiglie e attività economiche.
«Siamo alle solite, rete idrica obsoleta nei nostri comuni su cui non avviene manutenzione straordinaria da tanti anni» è il commento di Agostino Chieffo, sindaco di Gissi, di fronte la situazione idrica. I comuni del vastese sono tra i più interessati dalle chiusure idriche programmate settimanalmente dalla Sasi. L’erogazione idrica dovrebbe essere interrotta dalle 18 ed invece manca già dal primo pomeriggio sottolinea il primo cittadino.
L’estate del 2024 è stata segnata da una gravissima crisi idrica, il vastese il territorio più colpito. Emergenza che ha accompagnato fino al cuore dell’inverno con comuni come Casalbordino che hanno affrontato il passaggio dall’anno vecchio all’anno nuovo con oltre trenta ore senza acqua nelle case. Una situazione simile si è vissuta a Monteodorisio, rimasta per tre giorni senza erogazione idrica. Lunedì 16 giugno nel tardo pomeriggio in paese era arrivata persino un’autocisterna dopo che, al contrario di quanto preventivato, la situazione non era stata risolta. La causa della mancanza di acqua il 14, 15 e 16 giugno è stata motivata inizialmente con una rottura della conduttura principale, successivamente si è fatto riferimento a problemi di natura elettrica.
Mercoledì 18 giugno la sindaca di Monteodorisio Catia Di Fabio ha incontrato il nuovo presidente della Sasi Nicola Scaricaciottoli. Nei giorni scorsi erano già stati ricevuti diversi sindaci, Lanciano, Atessa, Furci, Gissi e San Buono. «Abbiamo chiesto una maggior fornitura di acqua sulla condotta di Scerni e quindi per Monteodorisio, Furci, San Buono, Gissi e Cupello» racconta Di Fabio. «Ho chiesto di sistemare le elettrovalvole nei serbatoi, su cui la Sasi è già al lavoro, abbiamo chiesto di installare degli allarmi che avvisino in caso di blocco delle pompe» ha aggiunto la sindaca di Monteodorisio.
Al nuovo consiglio di amministrazione della Sasi si è rivolta la deputata Daniela Torto, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio.
«È giusto che i cittadini sappiano cosa attendersi per questa estate in tema di crisi idrica e auspichiamo che i disagi siano limitati – ha dichiarato Daniela Torto, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio – Il nuovo cda della Sasi operi affinché le cose cambino rispetto al recente passato».
«Serve investire pesantemente per la manutenzione delle reti idriche – ha sottolineato Torto – l’acqua è un bene essenziale e la sua mancanza crea disagi anche alle attività economiche e al turismo».