L'emergenza covid-19 non deve farci dimenticare tutto il resto, è indispensabile tenere accesi i riflettori sui problemi del paese, quelli vecchi presenti e futuri: e cosa c'è di più attuale e necessario della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata? In questi giorni si stanno alzando molte voci autorevoli che lanciano un grido di allarme: le mafie stanno approfittando della pandemia per rafforzarsi e portare avanti traffici illeciti. Dobbiamo ricordarci delle vittime di mafia, dei loro familiari, di chi ogni giorno è in prima linea contro questo cancro che tutto distrugge e retare al fianco di chi ha denunciato e denuncia violenza e malaffare.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Daniele Ventura, palermitano giovane imprenditore e vittima del racket. Grazie Daniele.
Erano gli anni 90,
ed io ero soltanto un bambino, un bambino che mai potrà dimenticare il suono sordo di quelle bombe, il fumo acre che si innalzava come segno di resa, già, resa di uno Stato che nel frattempo trattava con i mafiosi. Le tensioni che i signori mafiosi creavano nella mia Palermo erano incredibili, si aveva la percezione che l'unica via per evitare di fare una brutta fine era la via dell'omerta'.
Tempi brutti, cupi che oggi sembrano tornare come un forte schiaffo ricevuto da un genitore dopo un proprio errore, ma quello schiaffo non ci educa a qualcosa di buono, quello schiaffo arriva diretto e mirato da giudici che al posto del cuore hanno il codice di procedura penale, allora a che è valso il sacrificio di tanti?
A che sono valse le denunce di chi come il sottoscritto ha perso la sua attività, i suoi risparmi e la sua serenità?
A che vale cercare di riscattarci se poi ci ritroveremo dei feroci assassini in giro, il covid19 sembra che stia portando con sé un altro virus, quello della trattativa cominciata tanti anni fa, questo ci fa più paura della morte stessa, perché noi passeremo ma i nostri figli non troveranno una giustizia migliore e penseranno che denunciare la mafia non serva a nulla se non a farti vivere nel terrore costante, il mio appello è rivolto soprattutto al ministro Bonafede che nelle sue facoltà si è attivato quasi subito, il mio sgomento va alle parole del ministro Lamorgese che ritiene sia tutto sotto controllo e intanto ha abbandonato le vittime di mafia da tempo.
Quello che questa emergenza ci sta portando è la rabbia di chi ha denunciato la mafia decidendo di stare al fianco dello Stato che al loro fianco in piena emergenza non c'è, e come se non bastasse si sta da qualche mese assistendo ad una commissione antimafia della regione siciliana che si sta comportando in maniera del tutto ambigua, questo sta creando grande destabilizzazione, come si può mettere in dubbio l'attentato ad Antoci?
Come si può pensare che un giornalista come Borrometi non faccia una corretta informazione antimafia? Tutto questo è grave per chi guarda perché si insinuano cose che vedono solo la commissione e i loro esperti, io oggi mi sento di stare senza dubbio alcuno al fianco di Antoci e Borrometi.
Al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra va un altro appello al rigido controllo regionale e nazionale e al senso di abbandono che oggi sentono le vittime di mafia, sicuro del suo assoluto impegno. Se lo Stato è dalla nostra parte (e sono sicuro che lo sia) deve dimostrarlo in tutti i modi, tenendo e rispedendo i criminali in carcere, facendo sentire la propria vicinanza alle vittime della mafia.
Questo virus ha fatto molto male e ha creato molti danni ma tutti assieme ne possiamo uscire vincitori, un abbraccio forte va a chi non ce l'ha fatta e a tutto il Nord Italia, un abbraccio ai parenti di chi è deceduto e un ultimo abbraccio va a chi come il direttore di libero Vittorio Feltri prova con parole razziste a separare l'Italia e gli italiani, non provo odio ma solo compassione per chi non riesce a comprendere che la ricchezza non sta in ciò che ci circonda ma sta dentro di noi, e tu caro Feltri sei il più povero d'Italia.
Daniele Ventura
Vittima di mafia
uploads/images/image_750x422_5ea18236e77cd.jpg
2020-04-23 18:53:49
11