Il 6 giugno del 2008 si trovava in borghese, insieme ad un altro carabiniere, nell'ufficio postale di Pagani (Salerno), quando fecero irruzione tre rapinatori.
Il tenente Marco Pittoni intimò di arrendersi ai malviventi che, in pochi attimi, iniziarono a sparare contro i carabinieri.
Con sangue freddo, Pittoni disarmò e immobilizzò uno dei rapinatori, senza usare la propria arma d'ordinanza, per evitare di colpire accidentalmente le persone presenti nell'ufficio postale. Venne però colpito da due proiettili, alla gola e all'addome, sparati da un altro rapinatore che Pittoni stava cercando ugualmente di bloccare.
Nonostante ciò il tenente ebbe ancora la forza di inseguire i malviventi, fino al suo ultimo respiro, quando si accasciò esanime al suolo.
Morì all'Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dopo un'operazione chirurgica. A sparare i colpi mortali fu Carmine Maresca, appena sedicenne, figlio di Luigi, esponente di spicco del clan Gionta. Il baby killer, durante la fuga dall'ufficio postale, venne ferito a un braccio dai colpi sparati dall'altro carabiniere che era con Pittoni. Tutti gli autori della rapina furono individuali e arrestati nel giro di pochi giorni. L'ultimo ad essere arrestato, il 12 giugno del 2008, fu il giovane Maresca, che si trovava a Sabaudia, dove la famiglia lo aveva fatto trasferire per la latitanza.
Un anno prima, a soli 15 anni, Maresca aveva già partecipato a un altro omicidio: un'esecuzione camorristica commessa per conto del clan Gionta.
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 14 maggio del 2009, il Tenente Marco Pittoni, fu decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria, con la seguente motivazione:
"Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all'interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell'arma in dotazione per non compromettere l'incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro. Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d'arma da fuoco. Benché gravemente ferito tentava di porsi all'inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio."
Pagani (Salerno), 6 giugno 2008.
Il Tenente dei carabinieri Marco Pittoni resta un esempio, uno dei tanti uomini delle istituzioni che ha sacrificato la propria vita per proteggere i cittadini, in un epoca dove troppo spesso i camorristi emulano le loro gesta, il loro potere criminali nel trasferire ai giovani messaggi negativi.
"Notizie biografiche e militari": nato a Sondrio, visse in Sardegna a Giba, finché non si arruolò nei Carabinieri nel 1997. Quale Maresciallo fu destinato in Piemonte come istruttore alla Scuola Allievi Carabinieri di Fossano. Dopo tre anni di impiego operativo presso la Compagnia di Bitti (2003/2006), frequentò il corso ruolo speciale alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, al termine del quale fu nominato sottotenente. Nel 2007 assunse il comando della Tenenza dei Carabinieri di Pagani (Salerno).
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2022-06-06 17:42:05
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