Sei anni fa alle 16.49 del 18 gennaio 2017 una valanga si abbatteva sull’hotel Rigopiano.
29 le vittime. Sulla tragedia si sono abbassati i riflettori dell’informazione: non fa notizia. Non crea share oggi. I dubbi sulle commistioni di responsabilità possono scivolare nell’ intreccio di affluenze ed influenze del consueto delta formato da politica e istituzioni in vortici d’onde agitati da un metodo mafioso a tutti noto, da molti ammesso, da pochi combattuto. Canali d’informazione inclusi.
Ne parlo mentre si dibatte sulla cattura di Matteo Messina Denaro di cui gioisco senza accedere a trionfalismi da retorica.
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Piango le vittime innocenti e mi schiero per la legalità in nome dei quali spero di poter scrivere un giorno che la cattura abbia rappresentato la fine delle collusioni di stampo mafioso tra politica e istituzioni che ben conoscono solamente chi ha operato ed opera ‘dal di dentro ‘di esse. Rigopiano è solo una delle tante cronache del malaffare costruito in spregio a qualunque valore umano.
I molti interrogativi di allora sono gli interrogativi di oggi.
Perché l'iter giudiziario procede ancora con lentezza?
Perché i trenta imputati accusati a vario titolo di omicidio, lesioni colpose plurime, disastro colposo, abusi edilizi e falso ideologico non pagano ancora i loro debiti con la giustizia?
Rigopiano oggi è la cronaca di rinvii sine die. Non dimentichiamo che i rinvii si nutrono della miseria morale, della omertà, dell’indifferenza colpevole, della sensazione di impotenza a risolvere i problemi. Non dimentichiamo che la manovalanza collusa ha tutto l’interesse ad alimentare il silenzio.
Rigopiano domani? Se si vuole davvero avviare il processo sulle responsabilità (sì, avete letto bene: avviare) occorrono non enfatizzazioni mediatiche della commozione pur legittima che vive tra i familiari delle vittime, i superstiti e le persone che una coscienza ce l’hanno, ma rigore nell’analisi e nella affermazione della Giustizia.
Tutto perché nella storia del nostro Paese, che non rappresenta un esempio di limpidezza e di trasparenza, quella di Rigopiano non debba essere catalogato come l’ennesimo mistero, l’ennesimo scandalo che infanga pagine di storia della vergogna. Pagine che dilagano nel mondo sociale ed economico, tra interessi politici e traffici illeciti, lavaggi di danaro e protezioni più o meno eccellenti.
In questo baratro il solo modo per onorare i fratelli morti è condannare le responsabilità, trovare prove specifiche ancora sommerse per le poste in gioco, per i livelli superiori condizionanti le scelte e la realizzazione di interessi occulti determinanti strane convergenze e oscuri baratti.
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2023-01-21 12:19:35
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