• Blogs
  • Chi siamo
  • Contatti
  • DIOGHENES APS
domenica, Maggio 18, 2025
Retail
Advertisement
No Result
View All Result
  • DIOGHENES APS
    • Chi siamo
    • Il Direttore
    • Gli Autori
    • Redazione
    • Contatti
    • TESSERAMENTO SOCI
    • 5Xmille
    • Sostieni la STAMPA LIBERA
  • Le inchieste di WordNews
    • Legalità
    • Stragi di Ieri e di Oggi
    • Speciale Trattative
    • Il “santo Laico”
  • Approfondimenti
    • Interviste
    • Ambiente
    • Animali
    • Brevi
    • Diritto di replica
    • Il racconto a puntate
    • L’Opinione
    • La Parola ai lettori
    • Lettere dall’Italia e dal mondo
    • Pillole
    • Punti di vista
    • Satira
    • Scopri il Molise
    • Wn KIDS
  • Attualità
    • BelPaese
    • Cronaca
    • Economia&finanza
    • Eventi
    • FotoNotizia
    • Il Guastafeste
    • La voce dell’esperto
    • La voce di “Pasquino”
    • Lavoro
    • Wn TV
    • WordNews Consiglia
    • Petizioni
  • Il “Moscone”
    • Carta canta
  • Cultura
    • Libri&Dintorni
    • Arte
    • L’angolo della Poesia
    • Musica
    • Teatro, Cinema & Tv
  • Sport
    • Alimentazione & Fitness
  • WN – MediaCenter
  • Login
  • Register
  • DIOGHENES APS
    • Chi siamo
    • Il Direttore
    • Gli Autori
    • Redazione
    • Contatti
    • TESSERAMENTO SOCI
    • 5Xmille
    • Sostieni la STAMPA LIBERA
  • Le inchieste di WordNews
    • Legalità
    • Stragi di Ieri e di Oggi
    • Speciale Trattative
    • Il “santo Laico”
  • Approfondimenti
    • Interviste
    • Ambiente
    • Animali
    • Brevi
    • Diritto di replica
    • Il racconto a puntate
    • L’Opinione
    • La Parola ai lettori
    • Lettere dall’Italia e dal mondo
    • Pillole
    • Punti di vista
    • Satira
    • Scopri il Molise
    • Wn KIDS
  • Attualità
    • BelPaese
    • Cronaca
    • Economia&finanza
    • Eventi
    • FotoNotizia
    • Il Guastafeste
    • La voce dell’esperto
    • La voce di “Pasquino”
    • Lavoro
    • Wn TV
    • WordNews Consiglia
    • Petizioni
  • Il “Moscone”
    • Carta canta
  • Cultura
    • Libri&Dintorni
    • Arte
    • L’angolo della Poesia
    • Musica
    • Teatro, Cinema & Tv
  • Sport
    • Alimentazione & Fitness
  • WN – MediaCenter
No Result
View All Result
WordNews
No Result
View All Result

«Una fimmina calabrese» a SCILLA (Rc)

by Redazione Web
11 Giugno 2023
in Dioghenes APS
Reading Time: 13 mins read
A A
Share on FacebookShare on TwitterLinKedinWhatsappTelegramEmail

Sabato 17 giugno il nostro direttore Paolo De Chiara illustrerà la vera storia di Lea Garofalo, la fimmina calabrese massacrata dalla schifosa 'ndrangheta nel novembre del 2009 a Milano. 

Altri articoli in questa categoria

Premio Nazionale Lea Garofalo 2025: al via la quarta edizione dedicata alle donne e alla violenza mafiosa

Premio Nazionale Lea Garofalo 2025: al via la quarta edizione dedicata alle donne e alla violenza mafiosa

17 Maggio 2025
Auguri di Pace 2025: il messaggio di WordNews.it e Dioghénēs APS tra macerie e speranza

Auguri di Pace 2025: il messaggio di WordNews.it e Dioghénēs APS tra macerie e speranza

20 Aprile 2025
Premio Nazionale Lea Garofalo: il podcast su Spotify e la IV edizione a Cremona

Premio Nazionale Lea Garofalo: il podcast su Spotify e la IV edizione a Cremona

16 Aprile 2025

- Lea Garofalo, 14 anni fa il tentato sequestro di Campobasso

- Al via la Rassegna dedicata a Pier Paolo Pasolini

Gli eventi sono organizzati da Dioghenes APS – Ass. Antimafie e Antiusura

Con la partecipazione di: 

Marisa Garofalo (sorella di Lea),

On. Angela Napoli (già componente Comm. Parlamentare Antimafia),

Salvo Bonfirraro (editore),

Francesca Orefice (Avvocata).

Primo Evento:

SCILLA (RC) – 17 giugno 2023 – ore 18:30 presso la sala dell’Hotel Le Sirene

Sarà allestita la MOSTRA itinerante dedicata a Lea Garofalo, composta con le opere dei ragazzi che hanno partecipato alla prima edizione del Premio Nazionale che porta il nome della fimmina calabrese massacrata dalla 'ndrangheta a Milano nel novembre del 2009. 

Alle ore 17:30 una delegazione composta dai figli dei militari Fava e Garofalo, uccisi nella strage di Scilla (18 gennaio 1994), dai rappresentanti dell’Associazione Dioghenes APS, dagli Amministratori del Comune di Scilla e dai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e delle forze dell’ordine, deporrà una Corona di Fiori sul Monumento che ricorda il grave fatto criminoso commesso dalla ‘ndrangheta.

Per approfondimenti: 

- 'Ndrangheta stragista: la Corte condanna all'ergastolo Graviano (Cosa nostra) e Filippone ('ndrangheta)

- Lombardo, 'ndrangheta stragista: «Le componenti apicali della mafia calabrese»

Gli eventi sono organizzati da Dioghenes APS – Ass. Antimafie e Antiusura

Questa è la storia di Lea Garofalo, la donna-coraggio che si è ribellata alla ‘ndrangheta, che ha tagliato i ponti con la criminalità organizzata. Nata in una famiglia mafiosa, ha visto morire suo padre, suo fratello, i suoi cugini, i suoi parenti, i suoi amici, i suoi conoscenti. Un vero e proprio sterminio compiuto da uomini senza cuore, attaccati al potere e illusi dal falso rispetto della prepotenza criminale.
 

Lea ha conosciuto la ‘ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subìto la violenza brutale della mafia calabrese. Ha denunciato quello che ha visto, quello che ha sentito: una lunga serie di omicidi, droga, usura, minacce, violenze di ogni tipo. Ha raccontato la ‘ndrangheta che uccide, che fa affari, che fa schifo! È stata uccisa perché si è contrapposta alla cultura mafiosa, che non perdona il tradimento – soprattutto – di una fimmina. A 36 anni è stata rapita a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro in Molise, a Campobasso.

La sua colpa? Voler cambiare vita, insieme a Denise. Per la figlia si è messa contro il convivente, i parenti, il fratello Floriano.

In questo Paese «senza memoria» lo Stato dovrebbe vergognarsi per come ha trattato e continua a trattare questi cittadini onesti, che hanno semplicemente fatto il proprio dovere. Gli esempi non possono essere accatastati. Devono poter sbocciare come candide rose, per inebriare le nostre menti delle loro passioni, della loro forza e del loro immenso coraggio. Senza dimenticare i familiari delle vittime, nemmeno loro possono essere lasciati soli.

Le mafie, sino a oggi, hanno ucciso più di 150 donne. Solo grazie alle fimmine è possibile immaginare un futuro diverso per questo Paese, un futuro senza il puzzo opprimente di queste organizzazioni criminali, che possono tutto per la loro immensa potenza economica e militare. Per i loro legami secolari con la politica e le Istituzioni. Con Lea e con Denise non hanno potuto nulla.

BONFIRRARO EDITORE 

È stata uccisa perché si è contrapposta alla cultura mafiosa. 

 

“Prima di combattere la mafia, devi farti un esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici.

La mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarsi”.

Rita Atria

Lea Garofalo è nata in Calabria, a Petilia Policastro il 24 aprile 1974, è morta il 24 novembre 2009 a Milano. Uccisa, strangolata e poi bruciata dal clan ‘ndranghetista capeggiato da Carlo Cosco,  suo compagno e padre di sua figlia Denise,  dall’omertà e dalla solitudine. La morte di Lea non ha sorpreso nessuno, tutti sapevano che sarebbe accaduto, tutti sapevano anni prima della sua morte che Lea era stata condannata. La morte di Lea a distanza di anni è diventata un grido e un inno alla giustizia, ma doveva essere la sua vita a gridare, non la sua morte.

Lea è una testimone, e la scelta delle parole non è mai stata così importante. Lei che ha lottato tutta la vita contro il sistema mafioso veniva chiamata negli atti ufficiali “collaboratrice di giustizia” al pari dei pentiti di mafia che per la mafia però hanno vissuto e operato. Lea è una testimone di ciò che non deve essere dimenticato: il coraggio della sua vita, la forza della sua voce, la passione nel suo essere madre, la costanza con cui ha sempre detto no.

Quando Lea Garofalo, figlia scomoda della 'ndrangheta, “fimmina” ribelle e forte, decide di rischiare la sua stessa vita per uscire dal giogo della violenza del padre, del fratello, del compagno, tutti 'ndranghetisti riconosciuti, la giustizia ascolta ma non agisce e Lea sperimenta per la prima volta la vera solitudine.

«Lea in vita si è sentita “una giovane madre disperata”, stanca di chiedere aiuto, di chiedere protezione».

A raccontarlo è Paolo De Chiara, giornalista e autore del libro Una femmina calabrese, così Lea Garofalo sfidò la 'ndrangheta edito da Bonfirraro e arricchito dalla prefazione del magistrato Sebastiano Ardita e dalla postfazione del giornalista Cesare Giuzzi.

«Le mafie, sino a oggi, hanno ucciso più di 150 donne», prosegue De Chiara, «Solo grazie alle fimmine è possibile immaginare un futuro diverso per questo Paese, un futuro senza il puzzo opprimente di queste organizzazioni criminali, che possono tutto per la loro immensa potenza economica e militare».

L’ambiente mafioso è brutale, presuntuoso e non risparmia nessuno, non prevede affetto, rispetto o onore di alcun tipo. Questo è stato il mondo in cui Lea Garofalo ha vissuto dalla nascita e che ha subìto fino alla sua morte. Spiega il magistrato Ardita, «In questo racconto crudo, completo, reale l’autore non fa sconti a quanti non hanno saputo o voluto comprendere l’importanza strategica della collaborazione di Lea, trincerandosi dietro la burocrazia e la incoerenza del sistema normativo».

Lea Garofalo ci costringe ad adottare uno sguardo nuovo sulla 'ndrangheta e la sua collocazione territoriale, le sue ramificazioni, sostenute da legami familiari e patti suggellati col sangue sono ovunque. Quella di Lea «È una storia di Calabria, ma è anche la storia di Milano», spiega il giornalista Cesare Giuzzi. «Dove ogni elemento è stato, in qualche modo, concausa e corresponsabile dell’assassinio di Lea, testimone di giustizia. La storia di Lea è un buco nero. Per lei, per il coraggio di sua figlia Denise, per chi doveva proteggerle e invece non l’ha fatto. Un buco nero per lo Stato e le sue istituzioni.».

“La mafia non esiste” sostengono alcuni, ma sappiamo quanto questa dichiarazione sia non solo falsa ma anche violenta. «La mafia esiste e uccide, soprattutto le donne», dichiara l’editore Salvo Bonfirraro, «Donne come Lea, una donna sola, vittima delle circostanze, vittima del sistema criminale che non ammette e non consente opposizioni e che elimina ogni ostacolo alla sua ascesa».

Una donna il cui grido è stato afono finché viva, una donna che solo la morte ha reso credibile. Un passo indietro. Ancora una volta la legge è un passo indietro rispetto alle mafie e nella distanza tra la legge e la criminalità scie di corpi di innocenti, donne e bambini.

Lea, la donna coraggio, ha parlato, ha denunciato e per le mafie questo è un punto di non ritorno. Perché è su questo che si regge il gioco della criminalità organizzata, è su questo che la mafia, la camorra, la 'ndrangheta  si fondano: il silenzio.  Un silenzio fatto di voci piccole, famiglie, parenti, amici, testimoni casuali, e voci grandi e pesanti, lo Stato, la Legge, la Giustizia.

Gli eventi sono organizzati da Dioghenes APS – Ass. Antimafie e Antiusura

Ecco perché l’Associazione Antimafie e Antiusura Dioghenes APS ha deciso di istituire, con il contributo della testata giornalistica WordNews.it, il primo PREMIO NAZIONALE Lea Garofalo con cui si intende valorizzare, attraverso le competenze delle scuole italiane, i temi legati all’educazione alla legalità, alla inclusione sociale e culturale.

 

 

Paolo De Chiara giornalista, scrittore, sceneggiatore. È nato a Isernia, nel 1979. In Molise ha lavorato con gran parte degli organi di informazione (carta stampata e televisione), dirigendo riviste periodiche di informazione, cultura e politica. Si dedica con passione, a livello nazionale, alla diffusione della Cultura della Legalità.

Nel 2012 ha pubblicato Il Coraggio di dire No. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta; nel 2013 Il Veleno del Molise. Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici; nel 2014 Testimoni di Giustizia. Uomini e donne che hanno sfidato le mafie; nel 2018 Io ho denunciato. La drammatica vicenda di un testimone di giustizia italiano .

Ha collaborato con Canal+ per la realizzazione del documentario Mafia: la trahison des femmes, Speciàl Investigation (MagnetoPresse). Il documentario è andato in onda in Francia nel 2014.

Premio Adriatico, «Un mare che unisce», Giornalista molisano dell’anno, Guardiagrele (Chieti), dicembre 2019. Premio Valarioti-Impastato, Rosarno (RC), maggio 2022. Premio Carlo Alberto Dalla Chiesa, San Pietro Apostolo (Catanzaro), agosto 2022.

Nel gennaio del 2020 ha fondato e dirige la testata giornalistica online WordNews.it. Nel settembre del 2022 ha fondato e presiede Dioghenes APS, Ass. Antimafie e Antiusura.

 

BONFIRRARO EDITORE

"La nostra storia è il futuro verso cui ci avviamo…”: questa la massima sposata dall’editore Salvo Bonfirraro, che ama guardare lontano, assecondando la sua innata e incondizionata curiosità, trasmessa anche al figlio Alberto, responsabile del settore marketing dell’azienda. Ogni volume – narrativa, poesia, saggistica, storia, letteratura straniera – pubblicato da questa casa editrice indipendente racchiude una scoperta, un’idea, un nuovo modo di guardare e valutare il mondo e il nostro tempo.

Il catalogo dell’editore può essere consultato in tutte le librerie d’Italia, negli store on-line e sul proprio sito http://www.bonfirraroeditore.it/

 

SCHEDA LIBRO

 

Titolo: Una fimmina calabrese. Così Lea Garofalo sfidò la Ndrangheta

Autore: Paolo De Chiara

Editore: Bonfirraro editore

Pagine: 304

Formato: 15,5×22 cm

Isbn: 9788862723039

Prezzo: 22,00 €

 

 – Grande successo per la mostra dedicata a Lea Garofalo

LEGGI ANCHE: 

- Tutto pronto per la 2^ edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 al magistrato Sebastiano Ardita

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 all'appuntato scelto, già campione del mondo, Rosario Conti

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Giuseppe Antoci

- Premio Nazionale Speciale Lea Garofalo 2022 ad Angela Napoli

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Giuseppe Cassata

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Luana Ilardo

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a due carabinieri di Petilia Policastro

- Premio Nazionale Speciale Lea Garofalo 2022 a Luciano Traina

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Francesco Coco

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Mario Ravidà

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Dario Vassallo

- Premio Nazionale Lea Garofalo 2022 a Renato Cortese

- Premio Nazionale Speciale Lea Garofalo 2022 a Salvatore Borsellino

 

- Dopo il Premio Nazionale Lea Garofalo arrivano le intimidazioni al Sindaco di Roccabernarda: «La 'ndrangheta è una zavorra»

- Premio Nazionale Lea Garofalo, parla il presidente onorario Ciliberto: «Una giornata importante e emozionante»

- Premio Nazionale Lea Garofalo: «C'erano tutti ma mancava l'Arma dei carabinieri»

- Ecco i vincitori della prima edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo

- Al via il PREMIO NAZIONALE Lea Garofalo

- Scempio a Pagliarelle, colpita la pietra che ricorda Lea Garofalo

- Premio Nazionale Lea Garofalo, tutto pronto per la tre giorni di eventi in Calabria

– Carlo Cosco, l’ergastolano parlante: «Non fate demagogia pietosa»

- Il ritorno della bestia Carlo Cosco

OMICIDIO LEA GAROFALO. Il suo assassino è ritornato per quattro ore in paese, a Pagliarelle (Crotone). Ufficialmente per fare visita a sua madre "moribonda". La donna, Piera Bongera, solo qualche giorno prima è stata vista arzilla e serena in un supermercato. Cosa hanno in mente questi criminali? Perchè sul territorio è rientrato anche il cugino Vito Cosco, implicato nella strage di Rozzano? Per l'avvocato Guarnera: «Hanno preparato l'ambiente per dare un segnale allo stesso ambiente».

- Carlo Cosco: la bestia si sta riorganizzando sul territorio?

- Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)

- Una montagna di sterco

- Il Coraggio di Dire No a Taurianova

- Per non dimenticare la fimmina calabrese che sfidò la schifosa 'ndrangheta

- Lea Garofalo. Il Coraggio di dire NO

- Lea Garofalo fa ancora paura

- LEA GAROFALO. 5 maggio 2009: il tentato sequestro di Campobasso

- LEA GAROFALO. Il tentato sequestro di Campobasso

- «Lea Garofalo è una testimone di giustizia»

– Il grido d'aiuto (inascoltato) di Lea Garofalo

- “Lea, in vita, non è stata mai creduta”

- «Con Lea Garofalo siamo stati tutti poco sensibili»

- UNDICI ANNI DOPO

uploads/images/image_750x422_64888b617252e.jpg

2023-06-11 18:36:14

13

Correlati

Previous Post

La melassa elettorale

Next Post

No Lotto Zero, l’intervento del PCL Molise: «Salvini smentito dai fatti e dall’Anas»

Redazione Web

Traduci

I piu letti di oggi

  • Premio Nazionale Lea Garofalo 2025: al via la quarta edizione dedicata alle donne e alla violenza mafiosa
    Premio Nazionale Lea Garofalo 2025: al via la quarta edizione dedicata alle donne e alla violenza mafiosa
  • Attilio Manca, il medico scomodo. Verità negate e Stato colluso: l’inchiesta di “30 minuti con…”
    Attilio Manca, il medico scomodo. Verità negate e Stato colluso: l’inchiesta di “30 minuti con…”
  • Somma Vesuviana e la camorra: il silenzio complice della politica locale
    Somma Vesuviana e la camorra: il silenzio complice della politica locale
  • Curcio, funerali tra applausi e silenzi: a processo chi ha minacciato
    Curcio, funerali tra applausi e silenzi: a processo chi ha minacciato
  • Sconfiggere la Mafia: dalla memoria all’azione, il coraggio delle coscienze libere
    Sconfiggere la Mafia: dalla memoria all’azione, il coraggio delle coscienze libere

Recent News

Pedro Salinas: «Le accuse di insabbiamento nei confronti di Robert Prevost sono assolutamente false»

Pedro Salinas: «Le accuse di insabbiamento nei confronti di Robert Prevost sono assolutamente false»

18 Maggio 2025
Catania, convegno sull’importanza dell’economia legale

Catania, convegno sull’importanza dell’economia legale

17 Maggio 2025
Leone XIV insabbiò o pure no? La verità tra media che ignorano e propaganda

Leone XIV insabbiò o pure no? La verità tra media che ignorano e propaganda

17 Maggio 2025

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

ADVERTISEMENT
WordNews

Testata giornalistica indipendente e irriverente di informazione ed inchieste. Tribunale di Roma (Aut. n. 11/2023 del 19/01/23) - ROC: 39938 - Organo Antifascista, Antirazzista e Laico (Tutti i diritti sono Riservati) - EDITORE: Dioghenes APS® - Ass. Antimafie e Antiusura - Cod. Fisc./P. Iva: 16847951007 - dioghenesaps@gmail.com - dioghenesaps@pec.it - ​​DIRETTORE: Paolo De Chiara (giornalista professionista, OdG Molise - direttore@wordnews.it - ​​375.6684391). AVVERTENZA: Le collaborazioni esterne si intendono esclusivamente a titolo Volontario e Gratuito. © Copyleft, Se copiato, citare la fonte "WordNews.it"

Navigate Site

  • Alimentazione & Fitness
  • Ambiente
  • Animali
  • Approfondimenti
  • Arte
  • Attualità
  • BelPaese
  • Brevi
  • Carta canta
  • Cronaca
  • Cucina
  • Cultura
  • Dioghenes APS
  • Diritto di replica
  • Economia&finanza
  • Eventi
  • FotoNotizia
  • Il “Moscone”, la rubrica del Direttore
  • Il “santo Laico”
  • Il Guastafeste
  • Il racconto a puntate
  • Interviste
  • L’angolo della Poesia
  • L’Opinione
  • La Parola ai lettori
  • La voce dell’esperto
  • La voce di “Pasquino”
  • Lavoro
  • Legalità
  • Lettere dall’Italia e dal mondo
  • Libri&Dintorni
  • Mafie
  • Musica
  • Petizioni
  • Pillole
  • Punti di vista
  • Satira
  • Scopri il Molise
  • Speciale 25 Aprile
  • Speciale Trattative
  • Sport
  • Stragi di Ieri e di Oggi
  • Teatro, Cinema & Tv
  • Wn KIDS
  • Wn TV
  • WordNews Consiglia
  • Blogs
  • Agenti pubblicitari
  • BANNER Elezioni
  • Contatti
  • DIOGHENES APS – Ass. Antimafie e Antiusura
  • PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO 2024
  • Redazione
  • Sostieni la STAMPA LIBERA

Follow Us

Welcome Back!

Sign In with Google
OR

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Sign Up with Google
OR

Fill the forms below to register

*By registering into our website, you agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.
All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • DIOGHENES APS
    • Chi siamo
    • Il Direttore
    • Gli Autori
    • Redazione
    • Contatti
    • TESSERAMENTO SOCI
    • 5Xmille
    • Sostieni la STAMPA LIBERA
  • Le inchieste di WordNews
    • Legalità
    • Stragi di Ieri e di Oggi
    • Speciale Trattative
    • Il “santo Laico”
  • Approfondimenti
    • Interviste
    • Ambiente
    • Animali
    • Brevi
    • Diritto di replica
    • Il racconto a puntate
    • L’Opinione
    • La Parola ai lettori
    • Lettere dall’Italia e dal mondo
    • Pillole
    • Punti di vista
    • Satira
    • Scopri il Molise
    • Wn KIDS
  • Attualità
    • BelPaese
    • Cronaca
    • Economia&finanza
    • Eventi
    • FotoNotizia
    • Il Guastafeste
    • La voce dell’esperto
    • La voce di “Pasquino”
    • Lavoro
    • Wn TV
    • WordNews Consiglia
    • Petizioni
  • Il “Moscone”
    • Carta canta
  • Cultura
    • Libri&Dintorni
    • Arte
    • L’angolo della Poesia
    • Musica
    • Teatro, Cinema & Tv
  • Sport
    • Alimentazione & Fitness
  • WN – MediaCenter

Testata giornalistica indipendente e irriverente di informazione ed inchieste. Tribunale di Roma (Aut. n. 11/2023 del 19/01/23) - ROC: 39938 - Organo Antifascista, Antirazzista e Laico (Tutti i diritti sono Riservati) - EDITORE: Dioghenes APS® - Ass. Antimafie e Antiusura - Cod. Fisc./P. Iva: 16847951007 - dioghenesaps@gmail.com - dioghenesaps@pec.it - ​​DIRETTORE: Paolo De Chiara (giornalista professionista, OdG Molise - direttore@wordnews.it - ​​375.6684391). AVVERTENZA: Le collaborazioni esterne si intendono esclusivamente a titolo Volontario e Gratuito. © Copyleft, Se copiato, citare la fonte "WordNews.it"

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.