La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nella persona del procuratore aggiunto Rosa Volpe, ha emesso un decreto di fermo nei confronti di 9 indagati, che è stato reso esecutivo dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna.
I reati contestati a vario titolo sono reati di associazione di tipo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose.
Tra le persone coinvolte troviamo:
Raffaele Bervicato, luogotenente del boss Antonio Angelino; Raffaele Lionelli; Davide Galdiero; Massimiliano Volpicelli e il diregente comunale Martino Pezzella. Tra loro troviamo pure ex amministratori e membri di Itali Viva: l'ex consigliere comunale Giovanbattista Alibrico, Armando Falco e l'ex assessore comunale di Caivano Carmine Peluso, tutti componenti della maggioranza della precedente amministrazione comunale di Caivano che adesso si trova commissariata dall'estate per le dimissioni in massa della maggioranza stessa.
Gli investigatori, agli ex amministratori, contestano di aver fornito appoggio alla famiglia guidata da Antonio Angelino, ritenuto capo del gruppo Gallo-Angelino e elemento di spicco del clan Sautto-Ciccarelli, con il quale colloquiavano per fornire informazioni riguardanti lavori pubblici alle imprese e per gestire le gare d'appalto che venivano aggiudicate ad imprenditori vicini ai clan tramite il versamento di mazzette agli ex amministratori. Il tutto, secondo gli investigatori, veniva mosso dall'ex assessore Peluso.
Alcuni di essi, inoltre, erano a conoscenza dell'installazione di alcune microspie all'interno del comune di Caivano e sembra che alcuni rappresentanti infedeli delle forze dell'ordine erano disponibili a rivelare le informazioni riservate dell'indagine in corso.
in copertina il comune di Caivano, foto presa dal web
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2023-10-18 19:16:51
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