Anno nuovo, storie vecchie. Mai risolte per una volontà politica che non esiste. In Molise, per la verità, non esiste la politica. Siamo costretti da troppo tempo a fare i conti con i dissimulatori della cosa pubblica. Abbiamo di fronte le stesse facce, le solite parole, i tanti discorsi sconclusionati.
Su certe tematiche non esiste un dibattito. Non c'è mai stato. Non conviene – per loro – il confronto. Sono abituati a scappare davanti alle responsabilità. Ognuno se ne fotte delle questioni che riguardano direttamente i cittadini.
Siamo di fronte al "circo" mediatico del nulla.
SANITA':
Totalmente svenduta ai privati, per la volontà di chi gestisce il Potere: quello arrogante, ignorante e pericoloso. Che non ha mai pensato ai bisogni della collettività – dimenticando l'articolo 32 della nostra amata Costituzione Antifascista – ma solo per gli interessi di pochi. Non per la salute ma per il profitto.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Hanno chiuso Ospedali, hanno depotenziato e poi sbarrato diversi reparti, hanno isolato i medici che si sono – tra mille difficoltà – rimboccati le maniche, hanno distrutto vite, hanno frantumato un sistema uguale per tutti. Tutto è stato studiato a tavolino dai vari governi regionali e nazionali. Nell'indifferenza di tutti. Poche manifestazioni pubbliche – non sempre partecipate – hanno accompagnato lo sfascio della sanità pubblica.
Siamo la Regione – insieme alla Calabria – che deve fare i conti con il piano di rientro, con i debiti, con milioni di euro buttati nel cesso (e nelle mani dei "cessi umani").
Ma non tutto è perduto. Dipende soltanto dai molisani.
AMBIENTE:
Un territorio violentato dagli affari. Terreni inquinati, acque avvelenate, traffici particolari che percorrono le nostre arterie. Per anni nessuno ha detto nulla. Ciclicamente se ne parla, per poche ore, e poi tutto ritorna nel dimenticatoio. Le responsabilità sono da addebbitare alla classe dirigente di questa Regione martoriata, ai legami con le organizzazioni criminali e, anche, ai cittadini che non hanno visto, non hanno sentito e non hanno denunciato.
Non ci sono alibi: gli allarmi sono stati lanciati. Non sempre inutilmente. Ma non è mai stato fatto un cazzo. I terreni fetenti (come loro) individuati, ad esempio, non sono mai stati bonificati. I soggetti – e noi abbiamo sempre pubblicato nomi e cognomi – non hanno mai pagato. Nulla si muove in Molise, in questo territorio terribilmente dormiente.
Nei prossimi mesi daremo alle stampe una edizione completamente rinnovata del Veleno del Molise (con materiale indeito, mai pubblicato dalla stampa locale).
Dalle pale eoliche – che hanno sventrato un intero territorio – si è passati ai rifiuti tossici nascoti sotto i terreni. E non è mai successo nulla.
Dalle acque inquinate da soggetti poco raccomandabili – dipendenti di Enti pubblici con la complicità degli affaristi, sempre legati alla politica regionale – sino alle varie aziende inquinanti (non solo da parte dei vari imprenditori della monnezza che continuano ad acquistare strutture dismesse).
Siamo il Paese e la Regione dove la memoria "magicamente" scarseggia. Ci dimentichiamo sempre quello che è accaduto in passato. Fa comodo, per molte ragioni.
Abbiamo avuto un ex sGovernatore – una vera e propria jattura per il Molise (come gli altri) – che voleva impiantare due centrali in una Piana protetta. Solo una sommossa popolare – dopo un'inchiesta giornalistica (link in basso) – ha impedito la costruzione e la realizzazione di questo inutile scempio.
- BIOMASSE IN MOLISE, CONFLITTO DI INTERESSI?
Questo eclatante esempio avrebbe dovuto far riflettere: le battaglie si vincono solo lottando. Non aspettando la "manna" che (non) scende dal cielo. O l'arrivo di Godot.
Tante altre saranno le battaglie del nuovo anno. Ne abbiamo citate soltanto due: ma continueremo a svolgere il nostro lavoro con la stessa tenacia di prima. Noi non abbiamo padroni e possiamo scrivere tutto in maniera libera.
Come prima, più di prima.
E, cosa più importante, non abbiamo scheletri negli armadi. Buon Anno a tutti i nostri lettori, tranne ai tanti farabutti (rappresentanti del nulla) che impestano la nostra Regione.
Le foto sono state gentilmente concesse dall'amico fotografo Pino Manocchio
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2024-01-01 12:11:21
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