La storia si ripropone. Sembra che nulla sia cambiato. Dalla Sicilia alla Calabria, dalla Campania alla Lombardia. Solo per fare alcuni esempi. Ma il malaffare si è esteso in tutto il Paese.
I controlli preventivi di legalità funzionano sempre meno, forse perché si vuole così. È preoccupante, per la salute della nostra democrazia, constatare che, ancora una volta, tocca alla Magistratura intervenire, nella fase repressiva, per il rispetto della legge.
La politica ha perduto ogni credibilità, e aumenta la disaffezione dei cittadini onesti. Difficile individuare soluzioni a breve termine.
Solo due indicazioni:
1) Non abbandonare la speranza che una via d'uscita c'è sempre. A condizione che ci si metta assieme creando sinergie virtuose, e partecipando attivamente alla vita collettiva. In tutte le forme possibili.
2) Impegnarsi a suscitare, nei giovani, la voglia di essere protagonisti del cambiamento, in nome di valori alti, riscoprendo una nuova etica pubblica.
I giovani non sono solo il futuro, ma possono, anzi devono, essere anche il presente!
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2024-05-19 11:45:56
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