- «Ho denunciato e ho firmato la mia condanna a morte. Ma ho salvato tante vite umane»
Non mi fermò quella pistola e quel proiettile. Non mi fermarono le minacce. Sono 14 anni, un tempo immenso. Pochi sarebbero resistiti a tutto, ma io sono ancora qui. Avevo 37 anni quel 2011. Sono qui nonostante in molti avrebbero voluto diversamente.
Ciò che ho dato alla mia Nazione in termini di giustizia è scritto nelle pagine che restano indelebili. Oggi come 14 anni fa sono in una bolla che dovrebbe proteggermi dalla camorra e da chi da 14 anni punta a destabilizzare la mia vita.
Il Testimone di Giustizia, una figura che l'ordinamento descrive dettagliatamente in una legge ma che ogni volta, per minare la figura, la si confonde con il collaboratore di giustizia. In pochi vogliono leggere e comprendere le differenze tra le due figure.
Fa comodo non capire.
Ma chi sono gli esempi a cui la società moderna dovrebbe far riferimento? Sui social i collaboratori di giustizia si danno battaglia e proclamano il pentimento ma i dati sono certi. Hanno milioni di like, di follower. La risposta della società è questa.
Certamente i cittadini per bene guardano e per paura o altra ragione restano silenti, mentre dall'altra parte sono organizzati e spesso vincono anche con la complicità di certe istituzioni assenti.
Per gli eroi e i miti, paladini dalla legalità non lascio alcun commento poiché per me non esistono gli eroi.
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2024-06-25 19:05:55
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