Sappiamo come sono andate le elezioni europee, ne abbiamo parlato e abbiamo visto che in Sicilia il più votato, con oltre 121 mila voti, è stato l’attuale Assessore regionale alle attività produttive Edmondo Tamajo, detto Edy.
In quota FI, primo partito votato in Sicilia, è stato il cavallo di battaglia dell’attuale Presidente della Regione Renato Schifani. Il Presidente, dopo alcuni dissidi interni soprattutto con l’assessore Marco Falcone, impresentabile per la Commissione Antimafia ma eletto a Bruxelles, ha voluto dimostrare la sua forza e ci è riuscito. Fin dalla sua elezione Tamajo si era messo a disposizione del partito, Forza Italia, e alla fine la decisione è stata presa ieri: in una conferenza stampa alla presenza di Tamajo, Schifani, Chinnici e Tajani è stato annunciata l’andata in Europa di Caterina Chinnici e Tamajo resterà in Sicilia.
“Prima di tutto voglio ringraziare gli oltre 121 mila elettori che mi hanno dato un successo straordinario e personale.
Nei prossimi giorni formalizzerò le mie dimissioni dalla carica di eurodeputato per dare spazio a Caterina Chinnici, che rappresenta un simbolo per la nostra terra, un’icona e rappresenta la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.
Sono contento e con gioia e grande entusiasmo le do spazio, convinto che sarà un ponte importante tra Bruxelles e la Sicilia. Io continuerò a lavorare in Sicilia, una terra che amo profondamente e più di qualche volta ti contatterò per cercare di portare in Europa qualche istanza legata alla nostra terra e cercando di creare sinergie. Per quanto mi riguarda, io sono un uomo di partito che crede nel progetto di Forza Italia”.
E quindi così come in un gioco, come se fossimo su “Scherzi a parte”, sono andati a finire gli oltre 121 mila elettori che avevano dato la loro preferenza.
Caterina Chinnici sarà quindi eurodeputata. Magistrata e figlia del grande magistrato Rocco Chinnici, padre del primo pool antimafia di Palermo e ammazzato con un’autobomba da cosa nostra, è stata già eurodeputata con il PD e candidata, senza vincere, alla Presidenza della Regione sempre in quota PD. Poi si sarà fatta i conti e ha deciso di cambiare casacca: con un annuncio insieme a Tajani ha indossato la maglia di Forza Italia, quello stesso partito che è stato fondato da condannati vicini a cosa nostra e che ha pagato per anni la stessa mafia che uccise suo padre.
Ma quali sono i giochi di potere?
Sono diversi i giochi in ballo, dall’assessorato regionale alla salute al rimpasto in Regione, dalla Corte Costituzionale al contentino a Cuffaro e Lombardo. Perché proprio qui si decide tutto.
Non siamo dei veggenti ma da questi movimenti si può capire che Tamajo è rimasto in Sicilia per richiedere l’assessorato alla salute e, con molta probabilità, sarà il prossimo candidato a Presidente della Regione; la Chinnici per adesso va in Europa ma nessuno nega la possibilità di una candidatura, magari fra meno di un anno, alla Corte Costituzionale; se questo dovesse accadere in Europa andrà Marcello Dell’Utri, candidato di Cuffaro in Forza Italia, e Lombardo potrà chiedere un assessorato in più visto la sua incisione nei 93 mila voti dell’attuale Eurodeputata.
E così si decidono le sorti dei siciliani, con un ceffone alla loro scelta e, ancora una volta, prevalgono i giochi dei palazzi e i poteri personali.
immagine di copertina pixabay
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