Sono passate ormai alcune settimane dalla notizia che la Procura di Trento ha riaperto le indagini sull’esclusione di Marco Pantani al Giro d’Italia del 1999. Notizia che ha destato scalpore per alcuni giorni e poi, copione fin troppo consolidato in questo Paese, tutto è caduto nell’oblio ed è stato dimenticato.
Tanti sono gli interrogativi, i dubbi, le zone grigie su quel giorno a Madonna di Campiglio così come sul giorno in cui Pantani fu ritrovato morto in una stanza d’albergo. Non si può trattare una notizia come la riapertura delle indagini con leggerezza, non si può e non si deve passare oltre come fosse una delle armi di distrazione di massa usata dal circo main stream, politico e mediatico, di questo Paese assuefatto a intrighi, depistaggi, trame, interessi sporchi.
Che ci sono anche dietro l’esclusione del Pirata nel 1999 e la sua morte. Come documenta anche una relazione della Commissione Parlamentare Antimafia.
In questa terza parte del nostro approfondimento ripubblichiamo alcune intercettazioni e una testimonianza raccolti dalla Commissione. Due conversazioni intercettate – intercorse dopo l’escussione di Rosario Tolomelli (detenuto unitamente a Renato Vallanzasca, che già in quegli anni parlò di interessi nella camorra nel fermare Pantani al Giro, nel giugno 1999 presso il carcere di Novara) – sono state riprese nella Relazione. La prima tra Tolomelli e alcuni amici; la seconda con la figlia.
TOLOMELLI: «Ha detto c’è qualcos’altro, io faccio il nome di uno che si è venduto»
FERRANTE: «chi è?»
TOLOMELLI: «Adesso butto benzina sopra una persona che si è venduta, statt zitt, al carabiniere gli è venuto in mente che stava Augusto LA TORRE con noi quando successe il fatto di Pantani»
FERRANTE: «uhm»
TOLOMELLI: «questo Augusto […] .inc»
FERRANTE: «sii»
TOLOMELLI: «quello è pentito a mille per mille, dico volete fare uno scambio di favori? Fatemi togliere il mandato di cattura di Arezzo io vi do il nome della persona di questo fatto, faccio finta Bru!»
FERRANTE: «tanto facile che è stato lui»
TOLOMELLI: «quello lui è stato, ma tu hai capito… inc […] […] omississ[…]»
FERRANTE: «eh […] . Vedi tu quello ha imbrogliato il coso»
Conversazione telefonica con la figlia.
A.: «ma che ci azzecca Vallanzasca con questo Pantani po?»
ROSARIO: «Che Vallanzasca poche sere fa ha fatto»
A.: «Eh!»
ROSARIO: «dichiarazioni […].»
A.: «una dichiarazione eh.’.’.’ »
ROSARIO: «dicendo che un camorrista di grosso calibro gli avrebbe detto, guarda che il giro d’Italia, non lo vince Pantani non arriva alla fine […]»
A.: «ah ah ok»
ROSARIO: «altrimenti qua sbancano tutto quanto perché si sono giocati tutti quanti su di lui […]!»
A.: «ah ok»
ROSARIO: «quindi praticamente la camorra ha fatto perdere il giro a Pantani»
A.: «ha fatto deviare stu[…] Giro a Pantani»
ROSARIO: «cambiando le provette e facendolo risultare dopato!»
A.: «Madonna mia!»
ROSARIO: «questa cosa ci tiene a saperla anche la Mamma! ! ! !»
A.: «ma è vera questa cosa?»
ROSARIO: «SI ! ! !»
A.: «ah ah ah ok ! ! ! !»
ROSARIO: «SI!»
La Commissione Parlamentare Antimafia ha posto attenzione anche su quanto avvenne al momento dell’arrivo del 118 nella camera d’albergo in cui Marco Pantani fu ritrovato senza vita.
«Sono stati per la prima volta sentiti a distanza di oltre 10 anni dal fatto e solo in sede di indagini difensive e che, solamente grazie, e successivamente, a queste ultime, siano stati sentiti dagli inquirenti».
«Sono numerosi e significativi gli spunti investigativi offerti dalle dichiarazioni degli operatori del 118 che furono, invece, trascurati nelle indagini svolte». Audizione del 19 gennaio 2022 dell’infermiere Anselmo Torri (la sera del 14 febbraio 2004 componeva l’equipaggio dell’ambulanza del 118): «veniamo allertati dalla nostra centrale operativa, che al tempo era a Rimini, e ci diedero il servizio, ci dissero di intervenire. In un primo momento le parole furono queste: “C’è Pantani che ha fatto un casino, è tutto sporco di sangue, andate in codice giallo”. Però, da lì a un minuto, due minuti, cambiarono il codice a rosso. Di solito questo avviene quando si approfondisce l’intervista che viene fatta, non so però con quale persona».
«C’era un lenzuolo bianco attaccato alla ringhiera, scusate non ho spiegato bene, legato alla ringhiera poi calava dalla ringhiera… l’anomalia, secondo me, l’idea che ho avuto io, se uno si vuole impiccare ha legato il lenzuolo troppo in basso». «Io per 10 anni ho pensato quello che abbiamo pensato tutti in questa stanza, c’era una verità che era scritta “morte per overdose di cocaina ingerita nella bottiglia, eccetera”. Io per 10 anni ho pensato quello che ha pensato tutto il resto del Paese, per quello che ci hanno raccontato.
Quei segni che io vedevo sul volto, per tutto questo tempo ho pensato che Pantani se li fosse fatti andando a sbattere contro la balaustra perché ci raccontavano di un’overdose di cocaina, che probabilmente lui si fosse sentito male di sopra e nel tentativo di alzarsi per andare a chiamare qualcuno, a dare l’allarme perché si sentiva male, si è alzato, si è attorcigliato attorno al lenzuolo ed è andato a sbattere contro la balaustra, magari ad angolo, facendosi alcuni segni sul volto.
Io non ho mai pensato alla colluttazione inizialmente, quando ho visto il video della scientifica mi son fatto due domande però faccio fatica a dirlo io se sono segni di colluttazione oppure no, si può pensare, però».
PRIMA PARTE: Pantani escluso per favorire le scommesse della camorra?
https://www.wordnews.it/pantani-escluso-per-favorire-le-scommesse-della-camorra
SECONDA PARTE: Marco Pantani, i dubbi e gli approfondimenti non realizzati rilevati dalla Commissione Antimafia