Domenico Antico, Sindaco di Cittanova e paese ospitante la III Edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo. La prima edizione è stata realizzata a Petilia Policastro, la seconda a Casoli e con la terza si è tornati in Calabria proprio da lei, a Cittanova. Che emozioni le ha dato la realizzazione di questa edizione possiamo dire a casa sua?
Sono rimasto entusiasta in merito alla riuscita dell’evento, che è andato oltre ogni più rosea aspettativa sia per la qualità dei relatori che per la partecipazione del pubblico e, in special modo, degli studenti.
E’ stato un onore per la mia città ospitare il Premio e mi auguro che l’esperienza possa ripetersi in futuro.
Da Primo Cittadino che impressione ha avuto nello svolgimento delle ‘Quattro Giornate’? Parlo della presenza dei Testimoni del Nostro Tempo che sono stati premiati e della possibilità di dialogare ed interagire direttamente con gli studenti
Ci sono stati dei momenti davvero commoventi. Ascoltare dal vivo le testimonianze di persone che hanno vissuto sulla propria pelle la violenza delle associazioni criminali mi ha fatto molto riflettere sulla pericolosità e sulla pervasività del fenomeno mafioso e ‘ndranghetistico.
Mi auguro che soprattutto gli studenti abbiano capito il messaggio volto ad affermare la prevalenza dei principi di legalità e giustizia nell’agire quotidiano.
La Calabria, aldilà di tutti i luoghi comuni, sente ancora, purtroppo, l’area pesante per la presenza della ‘ndrangheta. Secondo lei c’è la possibilità di alleggerire questo “peso”, anche tramite questi eventi? Cosa dovrebbero fare gli amministratori?
Sono ottimista per mia natura e, quindi, credo che la ‘ndrangheta sarà sconfitta grazie al prezioso aiuto di eventi come il premio Lea Garofalo; gli amministratori devono semplicemente rispettare le regole, osservare le leggi e trattare tutti i cittadini allo stesso modo, dimostrando concretamente con l’esempio quotidiano l’applicazione della tanto decantata “legalità”.
Vista la riuscita del Premio e l’importanza degli argomenti, avete altri eventi già in progetto per cercare di contrastare la “schifosa ‘ndrangheta”?
Abbiamo in programma diverse iniziative antimafia in collaborazione con le scuole presenti a Cittanova, il rinnovo della toponomastica con l’intitolazione di alcune vie alle vittime della ‘ndrangheta e della mafia, la costituzione di parte civile nei processi di ‘ndrangheta e, soprattutto, un’opera di informazione rivolta alle classi più giovani finalizzata a far intraprendere sempre percorsi di legalità e giustizia.