LA PRIMA
Circa 1000 anni fa un giovane di 30 anni, dopo una giovinezza trascorsa negli agi, rinunciò alle ricchezze e alla eredità del padre per dedicare la propria vita all’amore per tutti gli esseri viventi e per la natura.
Testimoniò la mansuetudine, l’umiltà e la sobrietà.
Morì a soli 42 anni, ma ha lasciato un segno indelebile nella storia.
Si chiamava Francesco d’Assisi.
LA SECONDA
Oggi un bambino di 3 anni è stato invitato, assieme a tutta la sua classe, alla festa di compleanno di una compagna di asilo.
Ai genitori che hanno ricevuto l’invito è stato chiesto di non portare regali ma di versare la loro quota presso una gioielleria: proprio così, una gioielleria!
Come commentare? La bambina non vedrà alcun regalo e non potrà gioire, come è giusto che sia.
La mamma, con le quote versate, comprerà un gioiello che piace a lei, e che indosserà senza alcuna vergogna.
E così, forse, anche per gli anni a venire, quantomeno fino all’adolescenza della figlia.
Alla bambina viene negata una esperienza importante e, ancora peggio, si trasmettono i peggiori modelli di vita: il consumismo, la superficialità, il superfluo.
La cultura dell’apparire e dell’avere anziché quella dell’essere. Anche questa è “POVERTÀ EDUCATIVA”, una delle peggiori.
Impegniamoci a contrastarla con tutte le nostre forze!