1. Distribuzione dei siti contaminati
Al 31 dicembre 2019, l’ARPA Molise ha censito 16 siti contaminati nella regione, un numero significativo considerando la dimensione territoriale e la bassa densità industriale del Molise. I principali siti si trovano nelle province di Campobasso e Isernia, con Termoli e la sua area industriale come uno dei punti critici.
2. Fonti di inquinamento
Le principali fonti di inquinamento nei siti censiti comprendono:
- Distributori di carburante:
Perdite di idrocarburi dai serbatoi sotterranei rappresentano una delle cause più comuni di contaminazione del suolo. Ad esempio, il sito AGIP Petroli PV 7270 a Campobasso è stato segnalato per la contaminazione da carburanti. - Aree industriali:
La zona industriale di Termoli è una delle più problematiche, con contaminazioni da solventi come la triellina e altre sostanze chimiche legate alle attività produttive. - Depositi di rifiuti:
Sono stati rilevati siti dove sono stati abbandonati rifiuti pericolosi come amianto, oli minerali esausti, elettrodomestici e scarti di demolizione, con conseguente rischio per la salute umana e per l’ambiente.
3. Conseguenze sull’ambiente e sulla salute
- Inquinamento delle falde acquifere:
In molti siti, i contaminanti hanno raggiunto le falde acquifere, compromettendo l’approvvigionamento di acqua potabile. - Danni al suolo:
La contaminazione da idrocarburi e sostanze chimiche ha reso alcune aree inadatte per l’agricoltura, compromettendo le economie locali. - Rischi per la salute:
L’esposizione a sostanze tossiche, sia attraverso l’acqua che tramite l’aria, ha aumentato i rischi di malattie croniche nella popolazione residente vicino ai siti contaminati.
4. Iniziative di bonifica e monitoraggio
La Regione Molise, attraverso il Servizio Prevenzione e Tutela dell’Ambiente, ha avviato diverse iniziative per il recupero e la bonifica dei siti inquinati. Tuttavia, il processo è spesso rallentato da mancanza di fondi, complessità burocratiche e resistenze locali.
5. Casi emblematici
- Termoli e la zona industriale:
Le contaminazioni nella zona industriale di Termoli rappresentano uno dei casi più noti. Qui, l’attività industriale ha generato un accumulo di rifiuti chimici che ha richiesto interventi specifici di bonifica. - Campobasso:
Alcuni distributori di carburante nella provincia sono stati identificati come fonti di contaminazione, con impatti significativi sul suolo e sulle acque sotterranee.
6. Le sfide future
- Migliorare la gestione dei rifiuti:
È necessario potenziare i sistemi di smaltimento legale dei rifiuti e contrastare il fenomeno dell’abbandono illegale. - Coinvolgere la comunità:
La sensibilizzazione della popolazione è cruciale per promuovere pratiche sostenibili e garantire una maggiore pressione sociale sulle istituzioni. - Accelerare la bonifica:
Investire maggiormente nelle bonifiche e semplificare le procedure amministrative può rendere più efficace il recupero ambientale.
Il Molise è una terra che ha bisogno di attenzione e impegno per superare le ferite lasciate dall’inquinamento. La bonifica dei siti contaminati non è solo una questione tecnica, ma un atto di giustizia nei confronti delle comunità locali e dell’ambiente. La lotta contro l’inquinamento può diventare un’opportunità per costruire un futuro più sostenibile e consapevole.
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