Consideravo tutto questo macismo ostentato a livello internazionale e nazionale. È davvero il segno di una forza reale o c’è la necessità di ostentare questa forza perché non si ha più la capacità di regolare la società, come succedeva fino a poco tempo fa, con altri modi?
Gli USA, nell’immaginario collettivo rappresentavano in centro della libertà democratica e faro di questa nel mondo. Agivano, per mantenere la loro centralità con altri modi. Strategie della tensione nei paesi a rischio come l’Italia, golpe come nel Sudamerica, trattati di libero scambio per dominare a loro vantaggio le scelte produttive e commerciali, la banca mondiale che presta soldi solo a patto di imporre riforme liberiste che schiacciano lo stato sociale, ecc.
Insomma si dominava il mondo, oltre che con le guerre fatte sempre per esporta democrazia e libertà, con altri metodi che cercavano di dare una veste positiva al loro agire imperiale.
Ora, invece, appare il capitalismo, non più mascherato ma in tutta la sua brutalità.
L’atteggiamento nei confronti dei migranti, prodotto tipico di scelte economiche occidentali che hanno creato povertà diffusa ed impossibilità di vivere in molte zone della Terra, è di una brutalità unica da macismo solo perché sono deboli.
Ma ancora di più la progressiva destrutturazione delle democrazie, degli organismi internazionali che tentavano un riequilibrio minimo della ricchezza, lo svuotamento del valore della Corte di giustizia internazionale che poteva andar bene solo se toccava Putin o altri simili ma non i criminali cari all’Occidente, l’esaltazione delle oligarchie tecnologiche e finanziarie poste in prima persona alla guida della nazione centrale del cosiddetto Occidente, sono segni evidenti che le democrazie devono essere destrutturare a favore di oligarchie.
Del resto, l’assalto al Congresso USA era di una gravità tale che, nonostante il marginale risalto dato dagli organi di comunicazione e la successiva elezione a presidente di chi ispirò quell’azione, sono il simbolo evidente di una decadenza democratica.
Tuttavia, quando il potere è veramente forte non ha bisogno di ostentare la forza (le organizzazioni criminali dominano in silenzio sistemi economici ed istituzionali). Allora c’è da chiedersi se il macismo è davvero segno di forza o la fase finale di un impero che non ha più capacità propulsiva e basa gran parte del proprio potere sulla forza militare.
Questa decadenza, di una forza militare senza vera propulsione di idee nuove la si può riscontrare nella caduta dell’impero romano, nella dissoluzione dell’Unione Sovietica ed in altri momenti della storia.
Sarà questo macismo in segno della fine della presunta superiorità occidentale?
Il pericolo è che questo gioco di forza possa portare ad una guerra distruttiva per tutta l’umanità a differenza di quello che è successo in passato.
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