Il deputato di Fratelli d’Italia, Luciano Ciocchetti, ha presentato lo scorso 19 febbraio un’interrogazione a risposta orale al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sulla “legittimità” del provvedimento di sospensione emessa dal Questore di Latina, Fausto Vinci, alla struttura Bajamar di Formia per la rissa che c’è stata a Capodanno.
Questa è una notizia che ha dell’inaudito e qui nel sud pontino è, a dir poco, assurda e ridicola. A Formia solo negli ultimi anni, da quando ci sono a comandare i Fratelli d’Italia, abbiamo avuto:
– una sparatoria in una concessionaria di auto dove è stato ferito un esponente della famiglia Bardellino, Gustavo Bardellino, era il febbraio 2022;
– un’esplosione presso un’attività commerciale in pieno centro di fronte una scuola, attività riconducibile alla famiglia Fustolo di cui alcuni esponenti coinvolti in un’indagine enorme sul traffico di droga e sui legami dei gruppi criminali autoctoni con i gruppi della provincia casertana;
– a luglio 2023 viene “scoperto” un bunker riconducibile al boss Antonio Bardellino, fondatore del clan dei casalesi, capo della Nuova Famiglia, creduto morto, ma che probabilmente invece ha continuato i suoi affari e i suoi traffici in questi ultimi trent’anni, tra l’Italia e il sud America. Un ritrovamento avvenuto nell’ambito di una più ampia inchiesta che ha visto coinvolto anche Giovanni Lubello, ex marito di Katia Bidognetti, figlia del boss “cicciotto a mezzanotte”, residente a Formia, e sempre a Formia arrestato;
– una maxi inchiesta di frodi fiscali, che ha visto coinvolto tra i tanti nomi, anche Gianni Luglio, sodale della famiglia Bardellino, già condannato in forma definitiva in Cassazione nel 2019 insieme ad Angelo Bardellino per l’inchiesta Formia Connection.
Per questi fatti nessun commento, neanche un fiato da parte del Presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo, nessun fiato da parte del sindaco Gianluca Taddeo e della maggioranza consiliare targata fratelli d’Italia e Forza Italia.
Ovviamente parliamo solo di Formia, perché se ci volessimo estendere un po’ più in là per la provincia, dovremmo fare un lungo elenco di incendi, come l’atto di intimidazione fatto a Fondi, ai danni di Johnny Lauretti collaboratore di giustizia; attacchi dinamitardi, comuni che si apprestano ad essere sciolti per mafia come il comune di Aprilia; i tanti processi per associazione a delinquere di stampo mafioso in quel di Latina che vedono coinvolti i Di Silvio, i Ciarelli e i Travali.
Per tutto questo la politica resta in silenzio. Tombale silenzio e se ne vede bene da intervenire, fare interrogazioni parlamentari e chiedere la convocazione della Commissione Parlamentare Antimafia, come chiedemmo noi, già con delibera di consiglio comunale nel novembre 2022.
La cosa vera è che a capodanno al Bajamar di Formia la rissa c’è stata, ha visto coinvolti anche dei “personaggi già noti alle forze dell’ordine” per cui è stato disposto il dacur (il divieto di accesso alle aree urbane), ed ora Fratelli d’Italia fa una interrogazione parlamentare per mettere sotto accusa la nostra questura e i nostri carabinieri.
Diceva Schopenhauer “l’assurdo fa molto facilmente fortuna nel mondo”, A Formia ne ha fatta e continua a fare tanta… di fortuna.
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