Un sostegno alle Giunte locali dell’Associazione in vista delle iniziative dei prossimi mesi per parlare con la cittadinanza della riforma sulla separazione delle carriere. A deciderlo il Comitato direttivo centrale dell’Anm riunitosi a Roma che ha approvato l’intervento previsto fra i punti all’ordine del giorno.
Il parlamentino dell’Associazione nazionale magistrati torna quindi a chiedere una modifica tempestiva dell’articolo 3 della legge n. 27/1981 affinché si ripristini l’intero trattamento economico in caso di malattia dei magistrati. Su questo verrà chiesto un incontro al ministro della Giustizia.
Ad aprire il Comitato direttivo centrale erano state le relazioni del presidente Cesare Parodi e del segretario generale Rocco Maruotti, che hanno ricostruito l’incontro a Palazzo Chigi di questa settimana, in cui la Giunta ha esposto le ragioni di contrarietà alla riforma costituzionale.
“Adesso il nostro principale obiettivo è imbastire tutta una serie di manifestazioni, dunque di incontri e di comunicazione per portare il nostro messaggio ovunque”,
ha spiegato Parodi. Il segretario Maruotti è invece tornato sulle polemiche di questi giorni:
“I magistrati, per dettato costituzionale, devono applicare la legge, quando è necessario ovviamente interpretandola, ma non sono tenuti per statuto costituzionale a collaborare con il Governo di turno, la maggioranza di turno. Non è questo che ci chiede la Costituzione”.