È scaduto il termine indicato dal Difensore Civico Regionale Umberto Di Primio alla Sasi SpA per fornire la documentazione da noi richiesta nell’accesso civico inoltrato a gennaio.
La legge imporrebbe di rispondere e soddisfare la richiesta dei cittadini entro il termine, perentorio, di 30 giorni. Il direttore tecnico della società che gestisce il servizio idrico in provincia di Chieti, come da noi riportato in precedenti articoli, al fotofinish ci ha inviato solo una lettera in cui indica alcune cifre. Nessun documento, nessun atto, nulla di nulla in più di pochi scarni numeri. Su cui abbiamo chiesto anche alcuni chiarimenti: per fare un esempio come è possibile che nel 2024 sarebbero più le riparazioni che le segnalazioni di rotture?
Passate ulteriori settimane dopo la nostra richiesta di chiarimenti in cui si sottolineava che l’accesso civico prevede la consegna di documenti abbiamo scritto al Difensore Civico Regionale. Che alla Sasi ha indicato un termine di venti giorni per fornirci quanto richiesto. Tre settimane, ulteriori, passate invano.
Morale della favola due mesi oltre la scadenza di legge siamo ancora in attesa. La società che ha sottolineato in vari comunicati di avere un presidente vicino alla gente e che comprende i cittadini perché ex sindaco nulla ci ha fornito. Il presidente che un mese fa in un incontro pubblico ha voltato le spalle e tentato di impedire ad una cittadina, Vittoria Camboni, rappresentante di un comitato civico, di impedire e si è rifiutato di ascoltarla. Riproponiamo il video, le immagini e le parole sono più che esplicative di quanto successo.
Lo scorso 12 marzo in conferenza stampa Gianfranco Basterebbe ha dichiarato che l’emergenza idrica era prossima alla conclusione e non ci sarebbero più state interruzioni programmate. «Nel giro di 48 ore, tempo necessario per lavori tecnici, si metterà la parola fine alle sospensioni della fornitura idrica» le sue testuali parole. Come abbiamo riportato nell’articolo del 25 marzo tali comunicazioni di interruzioni programmate erano proseguite. Un mese dopo aggiungiamo che, passate ulteriori settimane, le interruzioni programmate proseguono, ultimo cronoprogramma pubblicato ieri. Quanto sono lunghe 48 ore? Quando arriveremo alla quarantonovesima?
Tra poche settimane l’assemblea dei sindaci dovrà riunirsi per votare il nuovo consiglio di amministrazione della società e, quindi, il presidente della società. Otto sindaci, tutti appartenenti al Partito Democratico, hanno affermato in un comunicato congiunto che Basterebbe va riconfermato, che è necessario ed indispensabile per la società la sua riconferma. «Gianfranco Basterebbe è la persona più indicata avendo egli stesso vissuto, fino ad oggi, una interlocuzione costruttiva e mai divisoria anche con la Regione Abruzzo oltre che con tutti i Comuni senza mai sottrarsi alle sue responsabilità» hanno dichiarato i primi cittadini.
Sull’interlocuzione costruttiva e mai divisoria lasciamo parlare i fatti, la cronaca di questi mesi da Agosto ad oggi e domande ed interrogativi che poniamo almeno dalla conferenza stampa del 13 agosto, quella in cui tra le altre ci è stato risposto che c’è chi non vuol capire, che ci si ostina a non capire la situazione.
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Nel comunicato degli 8 primi cittadini PD&dintorni (Vasto, Palmoli, Tufillo, Celenza sul Trigno, Castiglione Messer Marino, Carpineto Sinello, Guilmi, San Giovanni Lipioni) si chiede ed auspica che anche il centrodestra converga sulla loro proposta e che se proprio non dovessero accettare la riconferma di Basterebbe si proporrà una candidatura «unitaria, allo scopo di gestire ed amministrare questo Ente in maniera condivisa». I comunicati di sindaci ed esponenti dei partiti del centrodestra, le proteste vibranti dei sindaci dell’alto vastese, di Casalbordino, Monteodorisio, Cupello ed altri sono facilmente rintracciabili sul web. Idem il comunicato degli otto sindaci e chi sono, invitiamo ogni lettore a cercare riscontri, a leggere. Magari siamo noi a non capire, magari ci stiamo sognando tutto, ripetiamo sempre le stesse cose stufando lor signori (come è stata apostrofata l’avv. Camboni), chissà forse siamo residuati della stamb disonest come a Vasto vennero apostrofati colleghi che si ostinavano a porre domande non concordate e non comode (signora mia, che pretese questi giornalisti! Che scandalo!). Loro sono democratici e amministratori virtuosi, il centrodestra e i cittadini che contestano l’attuale gestione probabilmente ce li stiamo sognando noi. O, come rispose il presidente Basterebbe a nostra domanda il 13 agosto scorso «c’è chi si ostina a non capire».
Queste le richieste contenute nella nostra istanza, inviata lo scorso 22 gennaio dalla pec dell’associazione Dioghenes, editrice di questa testata, firmata dal presidente dell’Associazione Paolo De Chiara (direttore della nostra testata):
- Atti indicanti parametri oggettivi alla base delle decisioni di chiusure/riaperture programmate erogazione idrica
- Atti che riportano numero di segnalazioni al numero verde Pronto Intervento h24 800.99.51.01, numero interventi dei tecnici, quante segnalazioni a cui sono seguiti interventi e riparazioni/interventi di emergenza realizzati
- Atti indicanti acqua contenuta nei giorni del 2024 nei serbatoi siti nel comune di Casalbordino
- Atti indicanti risorsa idrica disponibile durante i dodici mesi del 2024 per il territorio del vastese
- Atti indicanti la disponibilità di risorsa idrica nelle sorgenti nei giorni del 2024
- Atti indicanti rotture e interventi di emergenza nei dodici mesi del 2024
- Atti indicanti numero autobotti, capacità totale e comuni serviti nel 2024
Il 21 febbraio scorso, ultimo giorno previsto dalla normativa vigente, il direttore tecnico della società Pio D’Ippolito ci ha “risposto” inviandoci una missiva di due pagine con indicati per punti alcuni dati.
Questa la nostra doverosa risposta due giorni dopo, oltre due settimane fa:
- Al punto 2) è indicato il numero di segnalazioni nel “periodo emergenziale” (non specificato esattamente il lasso temporale che dobbiamo quindi desumere) ma nella nostra istanza si faceva riferimento all’intero anno
- Al punto 6) è indicato il numero di “rotture ed interventi” ma nella nostra istanza si faceva riferimento alle segnalazioni ricevute dai cittadini al numero verde di pronto intervento h24
- Sempre al punto 6) non c’è nessuna specifica di quanti sono gli interventi su segnalazioni dei cittadini al numero verde di pronto intervento h24 e quanti avvenuti dopo segnalazione di altra provenienza
- Al punto 1) si fa genericamente riferimento a chiusure quando la quantità in entrata è minore di quella in uscita. Nel nostro accesso civico la richiesta era più dettagliabile e chiedeva atti indicanti parametri e situazione puntuale nei giorni
Al netto del merito di quanto riportato nella Vs. risposta non posso esimermi dal sottolineare che il 22 gennaio ho inoltrato richiesta di accesso civico che prevede visione ed estrazione atti (esattamente come l’accesso agli atti normato da precedente legge) mentre la Vs. e-mail del 21 febbraio riporta solo alcuni dati senza neanche far riferimento ad atti e documenti.
Passati oltre due mesi, nonostante l’intervento del Difensore Civico e la scadenza del termine da lui indicato, siamo ancora allo stesso punto.
Sul sito della Sasi SpA, nell’area della homepage dedicati ad aziende e cittadini campeggia la notizia del concorso (2024) dedicato alle scuole. Titolo «C’era una volta l’acqua». Lo dicono loro che c’era una volta (e quindi non c’è più?) non noi, Ortona Sasi Class Action o alcuni sindaci…