Se nel 1700 Borgo Tufi era il luogo delle rimesse e delle stalle di Castel del Giudice, la storia attuale ci racconta un’avvincente vicenda di rinascita e di riqualificazione. Ci troviamo sulla linea di confine che si intreccia tra Molise ed Abruzzo, in un Borgo dall’ampio panorama che da quando ha ricominciato a scrivere il suo percorso pare sempre in movimento, un movimento lento ma continuo e propositivo che parla per alfabeti propri la lingua dell’accoglienza, che avvolge e pacifica in attesa di farsi conoscere ed amare.
Anche l’evento del 25 settembre si pone su una scia già tracciata che sceglie la Cultura ad ampio raggio, l’attenzione alla crescita della comunità, il rimarcare il valore della ruralità e dell’agricoltura e la vocazione all’ospitalità fatta di accortezze e amenità dei luoghi che custodiscono tracce e storie antiche e attuali.
Così accade che in questo percorso Borgo Tufi scriva una nuova pagina che volge lo sguardo e l’attenzione all’Arte Contemporanea, nello specifico a quella di Franco Summa tra i massimi artisti del filone da lui definito di Arte Urbana in quanto interprete di una monumentalità artistica e architettonica. L’imprenditore Enrico Ricci, promotore e investitore nel recupero ad Albergo diffuso del Borgo, che aveva conosciuto il maestro Summa, con il comune amico Franco D’Amico dà forma all’idea di portare a Borgo Tufi un “ segno monumentale”. Il maestro Summa dopo aver tratto ispirazione dalla specifica realtà del luogo immagina per il Borgo una figura femminile “segno gentile e forte allo stesso tempo, dai vividi colori”. Seguendo le indicazioni di Summa e pensando alla piazza del Borgo, con ampio affaccio sulla vallata, l’opera, alta oltre tre metri, prende il nome de La Fanciulla del Borgo.
L’inaugurazione prevista per venerdì 25 settembre si articola in due tempi a partire dalle 16.30 nella Sala Convegni di Borgo Tufi: si parlerà di Recupero Arte Comunicazione per una nuova visione dei Borghi con gli interventi di Annalisa Monfreda Direttrice di Donna Moderna, per l’occasione madrina dell’Opera, che ritorna in Molise dopo aver presentato proprio in Borgo Tufi il suo libro Come se tu non fossi femmina, quindi di Lucio Zazzara, Docente di Urbanistica e Presidente del Parco della Majella, di Niko Romito, Cuoco Casadonna ristorante Reale, di Enrico Ricci, imprenditore. La conduzione dell'incontro è affidata a chi scrive.
Alle ore 18.00 sono previsti l’inaugurazione dell’opera e gli interventi del Sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile, fautore instancabile della nuova realtà del Borgo, e del vicepresidente della Fondazione Summa, Giovanni Tavano che ha seguito fin dall’inizio la realizzazione dell’Opera. Con La Fanciulla del Borgo un nuovo sguardo attende l’Albergo diffuso di Borgo Tufi che si arricchisce di ulteriore Bellezza.
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2020-09-20 19:20:09
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