Vedere quella sala piena di giovani mi ha emozionato.
In una terra difficile dove, purtroppo, la 'ndrangheta distrugge il futuro dei giovani il PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO non è solo memoria ma anche speranza e ribellione nei confronti di chi con la violenza ha distrutto vite umane e penalizza la rinascita di un intero territorio.
Credo che iniziative come questa siano il vero ed unico baluardo di legalità.
Certamente resterà nella mia memoria ogni singola opera realizzata dagli studenti. A loro dico grazie, per esercitare quotidianamente un esempio di buon vivere nel rispetto delle regole e della legalità.
La I edizione del PREMIO, ideata ed organizzata da Dioghenes APS, con il contributo della testata giornalistica nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium e Romanzi Italiani), ha come finalità la diffusione della storia di Lea Garofalo nelle scuole e nei territori italiani. Soprattutto per non dimenticare le tante storie di donne e uomini che hanno avuto la forza e il coraggio di contrastare le mafie.
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OMICIDIO LEA GAROFALO. Il suo assassino è ritornato per quattro ore in paese, a Pagliarelle (Crotone). Ufficialmente per fare visita a sua madre "moribonda". La donna, Piera Bongera, solo qualche giorno prima è stata vista arzilla e serena in un supermercato. Cosa hanno in mente questi criminali? Perchè sul territorio è rientrato anche il cugino Vito Cosco, implicato nella strage di Rozzano? Per l'avvocato Guarnera: «Hanno preparato l'ambiente per dare un segnale allo stesso ambiente».
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2022-12-05 16:11:23
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