Ancora nulla è stato protocollato. Le dimissioni di Carmine Mocerino ancora non sono arrivate. Le stiamo chiedendo da giorni e continueremo a farlo. Il consigliere regionale, sempre pronto a pubblicare i suoi inutili post su Facebook, non dà segni di vita (politica). Sembra essersi eclissato dalla vita pubblica e politica della "sua" Regione. Attendiamo con ansia le sue parole, visto che è difficile poter parlare con lui. E quando ci si riesce chiude il telefono in faccia, arrogantemente, ai suoi interlocutori.
Non serve a nulla pubblicare le foto del Che e di Maradona. Bisogna seguire gli esempi nella vita istituzionale. Dopo un'accusa gravissima di voto di scambio – non stiamo affermando che è colpevole, ovviamente – sono necessarie le DIMISSIONI dalla vita istituzionale. Il viso del Che e di Maradona, personaggi storicamente coerenti che hanno pagato un prezzo per le loro idee, sono sconsigliabili.
Ma chi è lo stratega della comunicazione del consigliere regionale? Se fosse possibile saperlo saremmo interessati ad intervistarlo.
'Secondo l’ipotesi accusatoria – si legge sul Corriere del Mezzogiorno di quattro giorni fa - la compravendita di voti sarebbe avvenuta nella frazione Caravita del Comune vesuviano di Cercola. Insieme a Mocerino risultano indagati anche diversi soggetti ritenuti dalla Dda legati alla criminalità organizzata: tra questi Pasquale Salvatore Ronza, soprannominato «calimero», e Mario Chiummariello, soprannominato «guappariello».
Entrambi sono accusati di aver picchiato un altro indagato, Ciro Bisogni, soprannominato, che davanti a un seggio di Cercola stava reclutando voti per conto di Mocerino: era ritenuto colpevole di non avere versato mille euro come tangente al clan De Luca Bossa — Minichini della vicina Ponticelli per la compravendita delle preferenze".
Lo ribadiamo. Si è innocenti fino a prova contraria.
Ma il "nodo" è politico. Sino ad oggi, però, nessun rappresentante delle Istituzioni si è sbilanciato. Nessuno parla. La politica di questo Paese è fatta dai Ponzio Pilato. Si lavano le mani nella stessa brodaglia.
Poche ore fa il vicepresidente della Commissione Antimafia siciliana, un certo Riccardo Gennuso (Forza Italia) – a giudizio per estorsione – si è autosospeso "dopo una lunga interlocuzione con il presidente Antonello Cracolici. Il deputato ha fatto un passo indietro.
Restiamo in attesa di una nuova interlocuzione tra Mocerino e De Luca che vada oltre il problema della silhouette del consigliere regionale rinviato a giudizio per voto di scambio.
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2022-12-11 19:13:05
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