È accaduto che un sindaco, condannato dal Tribunale ad oltre 4 anni di reclusione per peculato, dopo varie resistenze, e in attesa del giudizio di appello, è stato sospeso dall'incarico in virtù di una legge dello Stato.
È accaduto che al suo posto la Regione Siciliana ha nominato un Commissario Straordinario affinché governasse il Comune sino alle nuove elezioni, ormai imminenti.
È accaduto che il sistema politico sperava che il Commissario fosse un "fantoccio", una "testa di legno" a servizio di coloro che erano stati, loro malgrado, estromessi.
In sintesi, lui il "pupo", loro i "pupari"!
Ma non è stato così, perché il Commissario ha deciso di agire con assoluta indipendenza da tutti. Il "sistema" non ha gradito e adesso lo manda via.
Ma chiediamoci: chi sono i "pupari", perché, cosa ci sta dietro?
So i loro nomi, e per il momento li tengo per me. Importa, però, sapere perché. Perché non ha elargito determinati favori e non si è prestato ad operazioni amministrative di dubbia legalità.
Ma, soprattutto, perché sono in arrivo i fondi del PNRR, e si vuole evitare che il Commissario assuma alcune decisioni propedeutiche e vincolanti all'impiego degli stessi.
È la stessa ragione per la quale a Catania, città in dissesto per le incapacità delle passate amministrazioni, vi è una "folla indistinta" di candidati sindaci, tutti in sorta guerra di posizione. Vi sono candidature "civetta" e improbabili, pronte a ritirarsi a vantaggio del miglior offerente.
Vi sono riunioni segrete per accordi trasversali e inconfessabili.
La politica vera, costruita su valori, progetti e interesse collettivo è morta da tempo. Si prepara un assalto "all'arma bianca" per gestire le risorse economiche in arrivo.
In tale contesto l'attuale Commissario è un possibile ostacolo da eliminare.
Ma non siamo tutti stupidi, a Catania! Vigileremo, vigileremo, vigileremo! E, se necessario, denunceremo!
I vecchi e nuovi barbari vanno smascherati e, se possibile, fermati!
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2023-01-16 11:43:49
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