CARO ENRICO,
sono passati 40 anni dal giorno nel quale, sul palco, mentre parlavi, ti sei sentito male. Ricordo con emozione quei momenti, la tua forza di volontà per finire l'intervento, con voce sempre più flebile e stanca.
Ricordo quando ti hanno sorretto e portato via, in ospedale.
Ricordo le tue Tribune elettorali, sempre pacate e, al contempo, lucide e determinate. Ricordo la tua grande tensione etica, il grande tema della questione morale che, inascoltato, hai sempre posto con grande determinazione.
Dopo di te, il vuoto.
Tanti mistificatori, narcisi, opportunisti. Ma i cittadini che accorrevano sempre, a milioni, per ascoltarti, non hanno dimenticato. Io non ho dimenticato!
Abbiamo alcuni capelli in meno, ed anche bianchi, ma la tua eredità è impressa nei nostri cuori e nella nostra mente.
Abbiamo un dovere civile: tramandarla alle nuove generazioni.
Questo è il modo migliore per ricordarti.
uploads/images/image_750x422_6669f73c7aebb.jpg
2024-06-14 08:05:59
32