“Faccio i miei complimenti al presidente Paolo De Chiara e a tutta l’associazione Dioghenes APS per aver istituito questo premio che veramente ne vale la pena e ci inorgoglisce perché trattasi di una donna che ha avuto, niente di meno, il “torto” di fare il proprio dovere e oggi è inconcepibile che per fare il proprio dovere ci possano essere queste conclusioni.”
Queste sono state le parole di Nino Melito Petrosino, pronipote di Joe Petrosino. Nino, insieme ad altre 15 persone, è stato premiato come ‘Testimone del nostro Tempo‘ nella III Edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo con la seguente motivazione:
Pronipote di Giuseppe Petrosino, detto Joe l’incorruttibile. Primo poliziotto italiano, emigrato negli Stati Uniti nel 1873, ad aver ottenuto il grado di Ufficiale dopo essere entrato nella Polizia di New York nel 1983. L’investigatore che sfidò la “Mano Nera”, intuendo i collegamenti tra la mafia americana e quella siciliana. Venne ucciso da Cosa nostra 12 marzo del 1909 a Palermo. Nino Petrosino ha continuato a tenere accesi i riflettori sul coraggioso poliziotto. Da anni gestisce la Casa Museo “Joe Petrosino” a Padula (Sa) e continua a diffondere la storia di “zio Joe” tra le giovani generazioni.