- Non ho la minima simpatia per il Procuratore Lo Voi. Sarei stato felice che alla Procura di Roma fosse andato, per esempio, l’eccellente Marcello Viola. Quello che si sapeva di Lo Voi fino a ieri è che viene ritenuto una persona con sentimenti “di destra“, iscritto alla corrente della magistratura che guarda a destra (Magistratura – cosiddetta – Indipendente) andato a capo della Procura di Roma con i voti entusiasti dei Consiglieri del CSM designati dalla destra. Quindi, stupisce che qualcuno lo possa ritenere komunista.
- Non me ne frega niente di difendere Lo Voi e penso con la massima convinzione che la vicenda Almasry sia e resti la stessa sia se Lo Voi sia il migliore magistrato del mondo, sia se sia, invece, il peggiore.
In sostanza, trovo indegno di un paese civile che, quando c’è un problema (nel caso di specie la sottrazione di Almasry alla cattura), invece di parlare del problema, si dica “e allora gli altri?“.
Perché un’altra cosa orribile di questo paese è che se contesti a uno del PD una porcata del PD, l’unica cosa che sa dire è “si, ma la destra è peggio“. E se contesti a uno di destra una porcata di destra l’unica cosa che sa dire è “si, ma allora il PD“.
Nessuno si vergogna di fare schifo. Sono tutti contenti di dire che anche gli altri fanno schifo come loro.
La famosa autodifesa del latitante Craxi alla Camera: “Io sono innocente, perchè tutti rubavamo, non solo io”. - Se Lo Voi ha commesso fatti riprovevoli, se ha abusato dei voli di Stato, se si è messo le dita nel naso, se ha una cugina che ha posteggiato in divieto di sosta, auspico che sia messo davanti alle sue responsabilità e paghi per ciò che ha fatto. Ma questo non toglie nulla al “caso Almasry“.
- Quindi, torniamo al “caso Almasry“.
Tutti i “giornalisti a servizio” sostengono che è strana la tempestività di Lo Voi e che lui avrebbe dovuto ritenere – io proprio non riesco a capire perché – che la denuncia dell’avv. Li Gotti è palesemente infondata.
Un Avvocato molto importante nella città dove vivo, che fa politica nel partito al Governo, mi ha anche chiesto polemicamente qui su FB se c’era bisogno della denuncia dell’avv. Li Gotti perché Lo Voi agisse.
Gli ho risposto così:
Io, ovviamente, non lo so cosa ha pensato e fatto Lo Voi. Ma siccome mi si chiede di immaginarmelo, ci provo.
E, dunque, mi immagino che Lo Voi, come ho fatto io, leggendo i giornali abbia pensato: “Porca miseria, ma questa storia di Elmasry integra all’evidenza un favoreggiamento e un peculato“.
Perché anche se Bruno Vespa e tutto il seguito si ostinano a dire che i due reati non esistono, chiunque abbia fatto almeno i primi due anni di giurisprudenza li vede lì belli chiari.
E abbia anche pensato: “Capperi, ci devo ragionare sopra e decidere cosa fare. Ma per ora non devo fare nulla, perché altrimenti mi saltano addosso dicendo che sono stato troppo rapido e ho agito ‘a orologeria‘. Tanto c’è tempo. Ci ragiono su, cerco di capire se emergono fatti che possano essere rilevanti in un senso o nell’altro e, con calma e quando le cose sono più tranquille, decido cosa fare“. - Dopo di che, accade che l’avv. Li Gotti deposita un esposto/denuncia.
Li Gotti è stato per trent’anni militante attivissimo prima del MSI e poi di Allanza Nazionale. Quindi anche di lui è strano che lo si ritenga komunista (ma, soprattutto, non si capisce cosa cambi se Lo Voi, Li Gotti, io, mio cugino, la nonna della mia vicina, lo zio del mio collega siano komunisti o di destra o di qualsiasi altro partito). - Lo Voi a questo punto non ha più tempo e deve decidere che fare.
Perché l’art. 6 della ormai famosa legge costituzionale dice che deve mandare gli atti al Tribunale dei Ministri “ENTRO 15 GIORNI” e avvertire gli accusati “IMMEDIATAMENTE“.
Se si tiene gli atti, più avanti lo accuseranno di “essersi tenuto gli atti“. E Bruno Vespa si chiederà con la faccia seria (“seria” è qui una parola molto grossa) cosa ci sia dietro questa attesa sospetta.
Allora decide di rispettare i termini di legge e mandare gli atti al Tribunale dei Ministri. - Si domanda se l’ipotesi d’accusa sia manifestamente infondata e si rende conto che, non solo non è manifestamente infondata, ma appare molto plausibile.