Quanto sta avvenendo nel nostro Pianeta, ed anche in Italia, dipende unicamente da noi.
Da quello che siamo, da come costruiamo le nostre relazioni personali e sociali, dal nostro rapporto con la realtà.
Lo psichiatra Vittorino Andreoli nel suo libro dal titolo “Ma siamo matti“, sottotitolo “Un Paese sospeso fra normalità e follia“, ci definisce “esibizionisti, individualisti, masochisti, fatalisti“.
Concordo con Andreoli, e reputo opportuno aggiungere cinque ulteriori caratteristiche.
- EGOISTI, poiché perseguiamo in prevalenza il nostro personale utile, nonché la realizzazione dei nostri esclusivi diritti e interessi, magari a discapito degli altri.
- CIALTRONI, in quanto sovente scorretti e privi di serietà nell’impegno.
- CODARDI, con poco coraggio, talora anche vili: tanti Don Abbondio.
- IGNORANTI, sia primari che di ritorno.
- MATERIALISTI, anteponiamo la ricchezza e il possesso dei beni ai valori spirituali: l’AVERE prevale sull’ESSERE.
Lo scenario è sconfortante.
E, se questa analisi è corretta, siamo dinnanzi ad una miscela esplosiva.
Ma non perdo la speranza, e continuerò a recarmi nelle scuole per dialogare con gli studenti affinché possano individuare un orizzonte diverso e impegnarsi per il possibile cambiamento.
Perché, ne sono certo, l’essere umano può diventare migliore.
E non sarebbe male se cominciassimo a cambiare noi adulti: se non ora, quando?