È impressionante il numero di governanti che si dichiarano cristiani. Allora rinnoviamo la nostra memoria sul fondamento del Cristianesimo.
Qualche citazione, tra le tante possibili.
- Vangelo di Giovanni, 13, 34-35. “Vi dò un comandamento nuovo: amatevi l’un l’altro come io ho amato voi.”
- Prima lettera di Giovanni, 2, 9-11: “Chi dice d’essere nella luce e odia il proprio fratello è ancora nelle tenebre. Chi ama il fratello suo rimane nella luce e non vi è in lui alcun motivo di caduta. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.”
- Per ragioni di spazio indico solo altre due letture: – Vangelo di Luca, 6, 27-36: “Discorso della Montagna” e Vangelo di Luca, 10, 25-37: “Parabola del buon Samaritano”.
Ma allora, le numerose guerre e i milioni di morti che insanguinano la Terra, le profonde e crescenti ingiustizie sociali, il razzismo, la bramosia di potere e di ricchezza, da dove vengono fuori?
È forse il caso, il fato, il destino cinico e baro?
No, sono opera proprio di buona parte di quei governanti che si professano “cristiani”.
In realtà sono spergiuri, bugiardi, criminali.
E chi li segue, li applaude e li vota è loro complice.
Non sono certo se il Paradiso e l’Inferno esistano, ma qualora vi fossero tutti costoro finirebbero tra le fiamme eterne.
Correlati