Leggere nelle carceri non tutti immaginano cosa rappresenti. Nelle carceri italiane non ci sono restrizioni sui libri ammessi, come invece accade nelle carceri statunitensi, dove migliaia di libri sono vietati, ma l’assortimento dei libri è di fatto molto limitato a qualche classico, qualche saggio, thriller, best seller. Molti carcerati di nazionalità italiana troverebbero nella lettura la funzione di evasione se potessero contare su iniziative volte ad arricchire le biblioteche interne (quando ci sono e sono accessibili). Per gli stranieri il problema si complica perché non è facile che le istituzioni e i privati pensino a loro e i mediatori culturali fanno quello che possono.
Occorre far “vivere” le biblioteche penitenziarie dando ad esse dei contenuti dinamici e pro-attivi strettamente legati al fine trattamentale. Anche i libri devono tendere alla rieducazione del condannato e in tale fine la biblioteca carceraria deve rispecchiare le caratteristiche di quelle presenti nel mondo libero. Essa deve diventare – come afferma il Manifesto dell’Unesco “il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione” e garantire la “formazione e l’aggiornamento professionale del bibliotecario” nonché programmi di istruzione”
Incisive e dense di significato su cui riflettere sono le parole che un detenuto rivolse ad Umberto Eco: “… il suo bellissimo libro è stato un refolo di vento, che pian piano ha acquisito la forza e potenza dell’uragano. Esso ha spazzato via la cappa di grigio tran tran, ed i nostri cervelli hanno ripreso a funzionare per qualcosa di diverso dell’abitudinario e nel gruppo (di lettori) di cui io faccio parte con orgoglio, ho visto sorgere il concetto di una felicità nuova!!! Felicità significa sviluppare pienamente le proprie potenzialità in un processo di trasformazione individuale e collettiva… opponendo impegno, sforzo e creatività all’inerzia, al senso di impotenza e al conformismo”.
Quanto detto in abbrivio per far luce sulla splendida iniziativa Libri liberi.
Libri Liberi è promossa dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità – e la collaborazione del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, che ha attivamente contribuito alla stesura del programma, alla scelta dei libri in oggetto e degli scrittori e attori coinvolti.
Da oltre un decennio la Fondazione De Sanctis promuove iniziative dedicate alla diffusione della cultura, della letteratura e alla riscoperta dei classici attraverso rassegne, maratone, convegni, cicli di letture nelle sedi istituzionali, negli Istituti italiani di cultura, nei più importanti teatri, nelle carceri e nelle scuole.
Si comincia il 6 marzo, alle 16.00, nel carcere di Rebibbia.
Edoardo Albinati e Stefano Fresi racconteranno e leggeranno L’Odissea nella prima delle 12 tappe della rassegna. Sarà presente la dott.ssa Teresa Mascolo, dirigente penitenziario e direttore della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso. Gli incontri si terranno nelle principali carceri italiane, in cui un attore o un’attrice accanto a uno scrittore o a una scrittrice presenteranno i capolavori della letteratura. La rassegna Libri Liberi inizia il 6 marzo e si conclude il 21 dicembre 2025.
L’obiettivo della rassegna è offrire ai detenuti la possibilità di immergersi in mondi letterari alternativi e di esplorare le profondità della condizione umana attraverso la lettura. Con il prezioso contributo di attori e scrittori di fama, gli incontri diventano esperienze uniche e irripetibili, in cui le storie prendono vita attraverso letture avvincenti e discussioni appassionate. Sarà incoraggiato il dialogo e il confronto aperto per rendere i detenuti non solo spettatori ma anche protagonisti di questi straordinari incontri. La rassegna si inserisce così in un più ampio contesto di promozione della cultura come strumento di riscatto e rinascita, offrendo una preziosa occasione di riscoperta del sé e del proprio valore all’interno della comunità.
Per partecipare è richiesto l’accredito con nome, cognome, dati anagrafici e contatti da inviare a: diletta.capissi2@gmail.com
Il programma
6 marzo ore 16
Rebibbia, Roma
“L’Odissea”
Edoardo Albinati e Stefano Fresi
12 marzo ore 16
Secondigliano, Napoli
“Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Márquez
Maurizio De Giovanni e Fabrizio Bentivoglio
27 marzo ore 10
Opera, Milano
“Gli androidi sognano pecore elettriche” di Philip K. Dick
Elisa Fuksas e Elena Lietti
4 aprile ore 11
Beccaria, Milano (minorile)
“Pianissimo” raccolta di poesie di Camillo Sbarbaro
Daniele Mencarelli e Alessio Boni
11 aprile ore 11
Meucci, Firenze (minorile)
“Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Ugo Foscolo
Aurelio Picca e Sergio Rubini
15 maggio ore 10
Regina Coeli, Roma
“La strada di San Giovanni” di Italo Calvino
Rosella Postorino e Francesco Montanari
9 giugno ore 10
Casal del marmo, Roma (minorile)
“L’isola di Arturo” di Elsa Morante
Giulia Caminito e Claudia Gerini
2 settembre ore 10
Giudecca, Venezia
“Ragazza donna, altro” di Bernardine Evaristo
Igiaba Scego e Anna Bonaiuto
19 settembre ore 10
Circondariale, Bari
“Genie la matta” di Ines Cagnati
Donatella Di Pietrantonio e Lino Guanciale
9 ottobre ore 10
Pagliarelli, Palermo
“I 49 racconti” di Ernest Hemingway
Giuseppe Culicchia e Giorgio Colangeli
3 novembre ore 20
Fornelli, Bari (minorile)
“Poesia in forma di Rosa” di Pierpaolo Pasolini
Davide Rondoni e David Riondino
21 dicembre ore 10
Nisida, Napoli (minorile)
“L’amico ritrovato” di Uhlman
Antonio Franchini e Marianna Fontana.