Il 22 marzo 2025 il Comune di Stalettì (CZ) ospiterà Paolo De Chiara, giornalista e autore del libro Una fimmina calabrese: così Lea Garofalo sfidò la ‘ndrangheta, in due appuntamenti dedicati alla memoria della testimone di giustizia e al valore della legalità.
Gli eventi si articoleranno in due momenti distinti:
- Ore 10:00 – Incontro con gli studenti della Scuola secondaria di I grado presso l’Istituto Comprensivo di Stalettì.
- Ore 17:00 – Evento aperto alla cittadinanza promosso dal Comune di Stalettì, dal titolo Se non fossimo il paese che siamo, sempre presso l’Istituto Comprensivo.
Legalità e memoria: il messaggio di Lea Garofalo
Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta per aver scelto di denunciare e sottrarsi al sistema criminale, è oggi un simbolo di coraggio e resistenza. La sua storia, raccontata nel libro di Paolo De Chiara, rappresenta una testimonianza fondamentale per comprendere la difficoltà di opporsi alla mafia, soprattutto per chi cresce in un contesto criminale.
L’evento assume un valore educativo di rilievo, in quanto mira a stimolare la riflessione su concetti chiave come giustizia, libertà di scelta e responsabilità collettiva, attraverso il racconto diretto di chi ha studiato a fondo queste dinamiche.
Incontro con gli studenti – ore 10:00
L’incontro mattutino, intitolato “Benessere in Comune: A scuola di legalità”, si pone l’obiettivo di trasmettere ai giovani un’educazione civica che vada oltre i libri di testo. Attraverso il confronto con il giornalista Paolo De Chiara, gli studenti potranno comprendere il ruolo del giornalismo investigativo nella lotta alle mafie e come i media possano contribuire a diffondere consapevolezza.
L’incontro avrà un taglio interattivo, con la possibilità per gli studenti di fare domande e partecipare al dibattito. Il coinvolgimento delle scuole in queste tematiche è fondamentale per contrastare il rischio di assuefazione alla presenza della criminalità organizzata nel territorio e per formare cittadini più consapevoli e responsabili.
Incontro con la cittadinanza – ore 17:00
Nel pomeriggio, il focus si sposterà sulla dimensione collettiva del contrasto alla mafia. Il dibattito “Se non fossimo il paese che siamo”, promosso dal Comune di Stalettì, permetterà ai cittadini di riflettere sul peso che la criminalità organizzata ha avuto e continua ad avere sulla società e sull’economia del territorio.
Il titolo dell’evento lascia trasparire un’analisi critica: come sarebbe il nostro paese senza l’influenza della mafia? Come si sarebbe sviluppato il tessuto economico e sociale senza il controllo soffocante della criminalità? Questi interrogativi guideranno la discussione, ponendo l’accento sul ruolo attivo della cittadinanza nella costruzione di una realtà diversa.
Paolo De Chiara, attraverso il suo lavoro giornalistico e il racconto della storia di Lea Garofalo, inviterà il pubblico a prendere posizione, sottolineando come il silenzio e l’omertà siano complici del potere mafioso.
L’importanza dell’educazione alla legalità
Questi incontri testimoniano il valore della memoria attiva, che non si limita a ricordare le vittime di mafia, ma si traduce in un impegno concreto per un futuro libero da ogni forma di criminalità. Paolo De Chiara, attraverso il suo libro e il suo lavoro giornalistico, porta avanti un messaggio di coraggio e responsabilità, affinché il sacrificio di Lea Garofalo non venga dimenticato.
La partecipazione a questi eventi rappresenta un’opportunità preziosa per studenti, insegnanti e cittadini per confrontarsi su una tematica fondamentale per la crescita di una società più giusta e consapevole. Conoscere il passato e analizzare il presente sono strumenti essenziali per costruire un domani basato su legalità, giustizia e libertà.
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