Nessuno è perfetto, ma pur nelle inevitabili contraddizioni di ciascun essere umano è segno di maturità cercare di essere fedeli ai valori nei quali si dice di credere.
Essere conseguenti nelle scelte e nel concreto operare è un dovere etico, sia sul piano privato che nell’impegno sociale.
In politica dovrebbe esserlo ancora di più. Invece accade che il sistema di valori che viene proclamato rappresenti solo un fatto strumentale, una etichetta o uno slogan per attirare il consenso, inquinando il rapporto con i cittadini.
L’opinione pubblica viene costantemente manipolata mediante scelte che combinano intrecci, compromessi, omissioni, corruzioni, che nulla hanno in comune con i valori annunciati.
Tale comportamento è un serio pericolo per la convivenza sociale, poiché invece di servire la collettività persegue il pragmatismo degli egoismi e degli interessi privati.
Chi si professa paladino di alti princìpi, che poi smentisce nel quotidiano operare, non merita alcun credito.
Attraversiamo un’epoca di grande deriva morale e di umano squallore.
Occorre un evento rivoluzionario che parta dalla coscienza di ciascuno per poi tradursi in coerente progetto politico.
È un mia costante “ossessione”, ma solo nei giovani individuo tale possibilità di radicale cambiamento.
E solo con loro continuerò ad impegnarmi.