I giorni passano ma l’amarezza, lo sconcerto e l’indignazione per quanto accaduto all’alba del 12 giugno a Casalbordino restano. Col passare delle ore i contorni della rissa e dell’aggressione avvenuti a Miracoli, poche ore dopo la fine della festa dedicata alla Madonna dei Miracoli, si sono delineati sempre più. Ancora una volta, come tre anni fa, protagonista la violenza, un nuovo gravissimo atto di violenza.
Un ragazzo stava tornando a casa quando è stato aggredito da quattro persone e colpito con una mazza da baseball. Le ferite più gravi alla mascella. Assistito dall’avvocato Simone Troiano ha sporto denuncia. I quattro sarebbero stati identificati anche grazie ad alcune storie pubblicate su instagram.
Il sindaco Filippo Marinucci ha condannato questo nuovo episodio di violenza, purtroppo non il primo a Casalbordino. Una lunga serie iniziata proprio durante le feste per la Madonna dei Miracoli tre anni fa, proseguita diverse settimane dopo con un nuovo episodio denunciato da una ristoratrice e che ha visto l’anno scorso aggredito un carabiniere in servizio il 15 agosto e a fine ottobre l’aggressione (anche con una lama) di un ragazzo poco più che ventenne. Il primo cittadino ha ricordato che era vietato vendere alcolici dopo le 2 e 30 e che questo nuovo episodio potrebbe portare a restrizioni prefettizie per i prossimi eventi pubblici.
«Con profonda amarezza e ferma condanna, segnalo l’inaccettabile episodio di violenza che ha visto alcuni giovani concittadini aggrediti senza alcun motivo apparente. Tali comportamenti, oltre a ledere la sicurezza e l’incolumità delle persone coinvolte, rappresentano un grave affronto allo spirito di solidarietà, fede e condivisione che da sempre caratterizza una delle celebrazioni più sentite in città – ha dichiarato la vicesindaca Carla Zinni – Voglio esprimere piena solidarietà ai ragazzi coinvolti e alle loro famiglie, confidando che saranno chiarite al più presto le responsabilità e si proceda nei confronti di chi si è reso protagonista di tali atti. Ribadisco l’importanza del rispetto delle regole del vivere civile: nessuna occasione pubblica può trasformarsi in un pretesto per degenerazioni violente o comportamenti irresponsabili».
«La nostra comunità merita momenti di festa vissuti in serenità, rispetto reciproco e sicurezza. Ci impegniamo sin da ora a lavorare affinché le prossime edizioni della festa della Madonna dei Miracoli siano ancora più sicure, anche attraverso un rafforzamento delle misure preventive e una più attenta vigilanza del territorio durante gli eventi – ha sottolineato Zinni – Ma questo obiettivo non può essere raggiunto senza la collaborazione di tutti: istituzioni, cittadini, associazioni, famiglie e giovani devono sentirsi parte attiva di un patto civico e morale per proteggere il valore delle nostre tradizioni. Solo con senso di responsabilità collettiva potremo continuare a rendere le nostre celebrazioni momenti autentici di unità e gioia».
«Prima da Giovane come voi e poi da Amministratore, volevo esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà ai ragazzi di Casalbordino che nella mattinata del 12 Giugno sono stati brutalmente aggrediti senza nessun apparente motivo da un gruppo di balordi dopo il termine dei festeggiamenti in onore della Festa della Madonna dei Miracoli. Non si può, in nessun modo avere paura di divertirsi, di cantare, di ballare, di condividere momenti di spensieratezza insieme a causa di “delinquenti inutili” che vengono preparati ed armati per creare risse e tafferugli senza dare peso e importanza a cosa un gesto del simile può portare – la condanna dell’aggressione espressa dall’assessore Umberto D’Agostino – Atti simili devono essere puniti e condannati con pene esemplari da parte degli organi competenti. Confido che la giustizia possa fare il suo corso velocemente affinché tutto questo non si riproponga in nessun altro luogo».
«I fatti accaduti il 12 giugno a Casalbordino, a margine della festa della Madonna dei Miracoli, sono gravissimi e inaccettabili. Due giovani sono finiti in ospedale, a seguito di una rissa. Uno di loro è stato colpito con una mazza da baseball. Un episodio di violenza inaudita, purtroppo non isolato. Non possiamo più tollerare situazioni del genere. Servono interventi immediati. Chiediamo la convocazione di un tavolo tecnico con le istituzioni del territorio – ha dichiarato il consigliere comunale de “Il Nuovo Sole” Giuseppe Vaccaro, commissario della Lega Casalbordino – questa festa, per noi casalesi e per tutto il circondario, è un momento speciale. Segna la fine della scuola, l’inizio dell’estate, è un’occasione insomma per sentirsi comunità. È la celebrazione del miracolo della Madonna, della storia e della bellezza di questo territorio. Non possiamo permettere che la nostra terra venga ricordata per fatti di cronaca nera». «Casalbordino deve essere conosciuta per le sue potenzialità, per il suo patrimonio naturale e culturale. Ho vissuto questa festa da ragazzo e ora da padre: è inaccettabile che un giovane, un nostro figlio, debba subire un’operazione chirurgica in seguito a un’aggressione – la dura condanna espressa da Vaccaro – È una ferita che riguarda tutti noi. Ogni cittadino e ogni turista deve poter vivere e godersi questo territorio in piena sicurezza. Alle famiglie coinvolte va tutta la mia vicinanza oltre che il mio impegno affinché simili episodi non si ripetano mai più».
Sulla stampa locale c’è chi annuncia possibili provvedimenti delle forze dell’ordine già nelle prossime ore, la notizia probabilmente sarà ancora al centro della cronaca per alcuni giorni. E poi? Cosa accadrà? È uno sconcertante deja-vù quello che Casalbordino sta vivendo, una coazione a ripetere di violenze troppe volte conosciute, troppe volte ripetute. Negli anni sono stati aggrediti cittadini, rappresentanti istituzionali, carabinieri. E il ventre oscuro, ma non troppo perché troppi fatti avvengono alla luce del sole o quasi, è sempre lì. Incombe la sua presenza, fa temere e tremare. E colpisce che, come tre anni fa, anche stavolta si rincorrono voci e notizie di partecipanti anche da altri territori. Un dato che non andrebbe assolutamente sottovalutato. Ribadiamo, in conclusione, quanto già sottolineato nei giorni scorsi. «Se fosse accaduto qualcosa, quando accadrà (perché prima o poi accadrà, purtroppo non c’è nessun segnale che possa far virare verso altre previsioni) chi di dovere si assumerà le sue responsabilità?» l’interrogativo posto in un nostro articolo del 21 settembre di due anni fa. «Nelle ultime settimane del 2022 ci fu un divieto di dimora a Casalbordino e altri a Vasto. Passati pochi mesi, calato il clamore che sembrava essersi acceso, ci è giunta notizia che ben poco è rimasto: divieti cancellati e sostituiti da alcune blande restrizioni. Tra cui il divieto, almeno così da notizie giunteci in via informale, di entrare nei locali pubblici e di sostarvi nelle vicinanze. Visto quello a cui si assiste molto frequentemente ci chiediamo come vicinanze e lontananze sono calcolate. Si torna in paese, si vede la propria presenza riaffermata, si festeggia ed esulta, tra serate in cui si cancella la quiete con musica a tutto volume e altro e dirette sui social. Felici e contenti, tronfi» sottolineammo oltre un anno fa. Prima o poi accadrà scrivevamo, come previsto continua ad accadere. L’aggressione con la coltellata dell’ottobre scorso poteva essere mortale e comunque ha segnato una giovanissima vita, ieri mattina è sbucata una mazza da baseball e ad un ragazzo è stata massacrata la mandibola. E l’ambiente, il ventre, i protagonisti li sappiamo e li sanno chi di dovere. Gli interrogativi che noi poniamo da oltre due anni, le domande che ogni cittadino pacifico e onesto si continua a porre, sono sempre più pesanti. Quando finirà tutto questo? Quando chi di dovere traccerà la linea? Quando si dirà basta? E qualcuno, visti gli ultimi tre e le (non) conseguenze si assumerà la responsabilità di quanto subito? Possibile che questi soggetti continuano sempre ad agire e a pesare sulla collettività con la loro prepotenza, arroganza, violenza, spregiudicatezza? Anche con costi economici sulla collettività stessa, togliendo diritti a chi veramente ne ha diritto la storia di Ernesto Sanità e non solo non è estranea a questo territorio …