La redazione della trasmissione televisiva di Rai3 “Chi l’ha visto?” si interessò già nelle settimane successive alle indagini sulla morte di Jois Pedone, tornandoci varie volte in questi 36 mesi. La redazione della trasmissione condotta da Federica Sciarelli è in ferie ma ha avuto occasione di tornare a mantenere alta l’attenzione.
Mercoledì sera, in occasione dell’anniversario delle ore in cui Jois Pedone uscì di casa per non rientrarvi più, sui canali social di “Chi l’ha visto?” è stato riproposto il servizio andato in onda nella stagione televisiva 2023-2024, l’ultima trasmessa dalla terza rete del servizio pubblico.
«“Jois Pedone non si è tolto la vita“: Senza risposta i dubbi dei familiari dello studente scomparso la sera del 20 agosto di tre anni fa e trovato senza vita in mare a Vasto, con un borsone pieno di sabbia legato a un piede. Hanno un significato gli strani tagli sul collo? Chi c’era nell’auto scura su cui salì prima di prendere il taxi?» riporta la didascalia del video pubblicato sulla pagina facebook della trasmissione.
In quasi un minuto di video vengono riproposte alcune dichiarazioni della nonna del ragazzo. Nel breve video l’inviato di “Chi l’ha visto?” Fabrizio Franceschelli ricorda il forte legame tra la nonna e Jois Pedone e che il ragazzo si era preparato per tornare a Parma, dove studiava e avrebbe dovuto sostenere un esame al rientro, e aveva già, anche, prenotato una vacanza a Barcellona che sarebbe iniziata il 10 settembre.
Nel novembre scorso c’è stata l’archiviazione delle indagini dal Tribunale di Vasto, meno di una settimana dopo la tomba del ragazzo è stata profanata: ignoti si sono introdotti di notte nel cimitero di Vasto e hanno staccato la targa e svuotato la fioriera.
Già nel titolo del nostro precedente articolo pubblicato lo scorso 20 agosto abbiamo riproposto alcuni interrogativi sulle ultime ore di vita di Jois Pedone e sui “figli della luna”, il gruppo esoterico e vicino al mondo satanista a cui si era iscritto. Un gruppo cancellato poco tempo dopo la morte di Jois, perché? E cosa è stato di quel gruppo? Si è ricostituito diversamente? Sono rimasti legati e in contatto i suoi membri? Quanti erano? Quanti abitanti di Vasto e quanti, eventualmente, di altri territori?
Quanti sono a Vasto gli interessati e i frequentatori del satanismo e delle sette sataniche?
Chi erano i tre uomini sulla cui auto nera salì Jois quella sera? Dove si recarono?
E chi erano i tre uomini visti dal tassista all’ingresso di Punta Penna?
Cosa c’era (o c’è, se esistono ancora ma non sono rintracciabili) nei sette gruppi telegram a cui Jois Pedone era iscritto?
Perché la tomba è stata profanata? Da chi? E perché nei giorni in cui i satanisti venerano la “Dea Regina dell’inferno e di questo mondo” e ad un mese dal “Natale satanico”? «Vista l’enfasi con cui i vari culti Satanisti la rivendicano e l’importanza che le danno, in questa data, e nei giorni subito precedenti, sono probabili azioni dimostrative, messe nere, ed altre attività correlate come furto di simboli sacri dalle chiese o vilipendio degli stessi, a fine rituale o preparativo per una messa nera da effettuare questa notte – sottolineò sei anni fa il criminologo F. Delicato, direttore di Criminiseriali – nella notte più lunga dell’anno, nell’oscurità prolungata, il culto Satanico mette le radici, ed eventuali comportamenti devianti correlati sono possibili, e finanche probabili».
La tomba di Jois Pedone è stata profanata nei giorni in cui i satanisti venerano la «Regina dell’Inferno» abbiamo riportato la settimana scorsa. Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, i giorni della profanazione della tomba del ragazzo, c’è stato un cambio di fase lunare. Ma non solo. La notte precedente nel calendario satanista c’è una festa “lunare per eccellenza” in cui viene celebrata Lilith, la «Dea Regina dell’Inferno e di questo Mondo».
È la «luna dei Tarocchi, dea dell’Oscurità che invita nel suo Mondo». Settantadue ore dopo il «Giorno della Grande Madre», la «Dea Regina dell’Inferno», Lilith appunto, il calendario satanista riporta la venerazione del demone Crocell che i satanisti associano all’acqua che addirittura lui potrebbe riscaldare. Duca del Jinnestan, un grande settore principale dell’inferno, Crocell governerebbe ben 48 legioni di demoni.
Il campanello di casa suonato alle 4 del mattino, la nonna riferisce di aver visto un uomo e che è stato lasciato un segno tipo un drago, telefonate minatorie già nelle settimane successive alla morte di Jois in cui si imitava il verso della civetta, una civetta morta con un filo di erba al collo trovata sulla tomba di una familiare nelle ore in cui Jois era all’obitorio. Sono i tentativi di intimidazioni, gesti che riconducono a modus operandi mafiosi, tentati contro la famiglia. Da chi? A chi dà fastidio la memoria di Jois Pedone? Chi ha cercato di intimidire la ricerca della verità?
Jois Pedone, la tomba profanata nei giorni in cui i satanisti venerano la «Regina dell’Inferno»
La regione delle morti archiviate come suicidi ma che lasciano tanti interrogativi
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«La runa della Z è una simbologia utilizzata nell’esoterismo nord europeo»
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Un’altra vita spezzata, ancora “misteri” su chat e messaggi su Telegram