«A chi dà fastidio la memoria di Jois Pedone? Chi vuole cercare di intimidire la ricerca della verità?» è stato l’interrogativo che abbiamo posto lo scorso 9 dicembre. Nelle settimane precedenti era stata profanata la tomba di Jois Pedone nel cimitero di Vasto. A poche settimane di distanza dal decreto di archiviazione del GIP di Vasto Anna Maria Capuozzo e la ribadita convinzione della famiglia che Jois Pedone non si è ucciso ma è stato ammazzato. E che non smetteranno mai di ribadirlo e di lottare.
Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, i giorni della profanazione della tomba del ragazzo, c’è stato un cambio di fase lunare. Ma non solo. La notte precedente nel calendario satanista c’è una festa “lunare per eccellenza” in cui viene celebrata Lilith, la «Dea Regina dell’Inferno e di questo Mondo».
È la «luna dei Tarocchi, dea dell’Oscurità che invita nel suo Mondo». Settantadue ore dopo il «Giorno della Grande Madre», la «Dea Regina dell’Inferno» Lilith appunto, il calendario satanista riporta la venerazione del demone Crocell che i satanisti associano all’acqua che addirittura lui potrebbe riscaldare. Duca del Jinnestan, un grande settore principale dell’inferno, Crocell governerebbe ben 48 legioni di demoni.
Nei giorni della morte di Jois Pedone secondo il calcolo delle fasi lunari c’era la «massima potenza per poter esprimere un rituale particolare» e «Il punto in cui è stato calato il corpo in acqua può essere considerato quasi un altare» riportò «Chi l’ha visto?» nell’ottobre 2022.
La profanazione della tomba è uno degli atti, intimidatori, avvenuti contro la famiglia Pedone denunciati nel corso della puntata di «Okkio, oltre la cronaca», andata in onda il 16 gennaio sul canale televisivo Super J e condotta da Paola Peluso, dal titolo «Il caso di Vasto. Jois Pedone ucciso dalla luna?».
Il campanello di casa suonato alle 4 del mattino, la nonna riferisce di aver visto un uomo e che è stato lasciato un segno tipo un drago, telefonate minatorie già nelle settimane successive alla morte di Jois in cui si imitava il verso della civetta, una civetta morta con un filo di erba al collo trovata sulla tomba di una familiare nelle ore in cui Jois era all’obitorio. Gesti che rievocano simboli intimidatori tipici delle mafie denuncia lo zio Gaspare Pedone. Lì dove è stato trovato Jois il padre trovò un ciondolo, una «pietra energetica» nuova. Chi può averla persa è la domanda posta dallo zio di Jois durante la trasmissione. Chi frequentava Jois «ama le pietre energetiche, sono molto appassionati» aggiunge lo zio.
Gli atti intimidatori, sottolineano all’inviata di Super J lo zio e la mamma di Jois Pedone, che finora sono stati minimizzati e non valutati da chi di dovere.
Animali morti, spesso sgozzati, sono inviati dalle mafie a scopo intimidatorio, minacce per imporre il silenzio e l’omertà. La civetta, a sua volta, è legata anche ad altri simbolismi della tradizione popolare e non solo, anche esoterica e satanica. Durante il medioevo la civetta era considerata legata alle streghe, era credenza diffusa che fossero tra i demoni che utilizzavano per i loro malvagi sortilegi. Antiche tradizioni ebraiche raffiguravano il demone Lilith affiancato da due civette, nel cristianesimo antico la civetta era considerata l’incarnazione di Satana. Lilith, «Dea Regina dell’Inferno e di questo Mondo», che come abbiamo riportato anche all’inizio di quest’articolo viene venerata dai satanisti nei giorni in cui è stata profanata nel novembre scorso la tomba di Jois Pedone.