Marie Helene Benedetti, presidente dell’associazione Asperger Abruzzo, ha diffuso un dossier sugli inganni e le truffe nell’immenso mercato sulla salute e sul destino dei bambini, su come vengono sfruttate la disperazione e la ricerca di cure. Un articolato dossier in cui viene affrontata un’ampia casistica e tanti diversi possibili inganni. Informazioni importanti, preziose e in molti casi anche vitali (dopo essere state vittime di santoni e finti guaritori ci sono persone che sono morte) che ripubblichiamo in un ciclo di articoli.
Terapia chelante o Chelazione, Terapie con cellule staminali, Trapianto fecale, Clisteri e Lavaggi Intestinali con Candeggina, Camera Iperbarica, Stimolazione Transcranica, Dispositivi Esterni: Mente Autism, Cliniche Estere, Omeopatia, Diete Miracolose, Integratori e Supplementi, Probiotici, Terapie e Attività Extrascolastiche: Un Uso Improprio del Termine “Terapia” sono i capitoli dell’articolato dossier pubblicato da Asperger Abruzzo, informazioni e dettagli sono disponibili sul sito web dell’associazione https://www.aspergerabruzzo.it/ In quest’articolo riproponiamo il capitolo sull’omeopatia.
L’omeopatia è un sistema di medicina alternativa fondato alla fine del XVIII secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann. La teoria alla base dell’omeopatia si fonda sul principio del “simile cura il simile”, cioè l’idea che una sostanza che causa sintomi simili a una malattia in una persona sana possa curare quella stessa malattia in una persona malata. Per applicare questo principio, l’omeopatia utilizza rimedi che sono sottoposti a un processo di diluizione estrema e dinamizzazione, che consiste in ripetuti cicli di diluizione e agitazione. L’idea è che l’acqua, che entra in contatto con la sostanza originaria, “ricordi” la sua presenza, anche dopo che essa è stata diluita così tanto da non lasciare tracce fisiche della sostanza stessa. Questa teoria è conosciuta come “memoria dell’acqua” ed è una delle colonne portanti dell’omeopatia.
La teoria della memoria dell’acqua
Secondo i sostenitori dell’omeopatia, l’acqua “memorizza” la sostanza diluita e, anche a concentrazioni estremamente basse, conserva un “imprinting” che sarebbe in grado di stimolare la guarigione nel corpo umano. Tuttavia, la teoria della memoria dell’acqua non ha mai ricevuto una validazione scientifica adeguata. Gli esperimenti scientifici condotti su questa teoria non hanno mai fornito prove solide che l’acqua possa effettivamente “ricordare” le sostanze con cui è venuta a contatto, e la maggior parte della comunità scientifica considera questa teoria altamente improbabile e priva di basi.
Omeopatia e autismo: una scelta inefficace
L’omeopatia viene talvolta proposta come trattamento alternativo, con l’idea che questi rimedi possano migliorare il comportamento, la comunicazione e le capacità sociali dei bambini. Tuttavia, non esistono studi scientifici validi che dimostrino l’efficacia dell’omeopatia nel trattamento dell’autismo. In realtà, la maggior parte degli studi clinici ha mostrato che i rimedi omeopatici non producono effetti superiori a quelli del placebo.
I rischi nascosti dell’omeopatia
L’uso di questi rimedi, quindi, non solo è inefficace, ma può anche ritardare l’accesso a trattamenti medici comprovati che potrebbero davvero fare la differenza per la vita di un bambino.
Inoltre, sebbene i rimedi omeopatici siano generalmente considerati sicuri in quanto estremamente diluiti, il vero rischio dell’omeopatia sta nel fatto che, se usata come trattamento principale, può indurre i genitori a rinunciare a terapie mediche valide e basate su prove scientifiche, mettendo in pericolo la salute del bambino.
I Costi:
Il costo di un trattamento omeopatico varia a seconda del medico e della durata della terapia. Una visita iniziale con un omeopata può costare tra i 50 e i 150 euro, mentre ogni seduta successiva può oscillare tra i 30 e i 100 euro. I rimedi omeopatici, pur essendo relativamente economici per singola dose, possono accumularsi nel tempo se il trattamento si protrae. Nonostante l’investimento economico, è importante sottolineare che l’omeopatia non ha basi scientifiche concrete, e quindi il denaro speso in questi trattamenti non porta a miglioramenti reali e misurabili nei bambini nello spettro autistico. Inoltre, la spesa per il trattamento omeopatico potrebbe sottrarre risorse a interventi terapeutici validi, con conseguenze dannose per la salute e lo sviluppo del bambino.