Lo scorso 8 febbraio l’Associazione Nazionale Magistrati ha eletto la nuova Giunta esecutiva centrale. E così è Cesare Parodi il nuovo presidente, succedendo a Giuseppe Santalucia, e guiderà l’associazione per i prossimi anni. A ricoprire il ruolo di segretario generale sarà invece Rocco Maruotti, mentre il nuovo vicepresidente è Marcello De Chiara.
Per Stefano Celli l’incarico di vicesegretario generale, per Giuseppe Tango quello di coordinatore dell’ufficio sindacale e per Monica Mastrandrea la direzione de La Magistratura.
Completano la giunta esecutiva centrale Chiara Salvatori, Paola Cervo, Sergio Rossetti, Dora Bonifacio.
Dalle prime dichiarazioni sembra che resti invariato lo sciopero proclamato dalla Giunta precedente per il 27 febbraio. Infatti sono diverse le proposte approvate dall’organismo ANM. Innanzi tutto l’invito a tutti i colleghi a indossare una coccarda tricolore durante le udienze civili e penali da qui al giorno dello sciopero. Quindi un altro invito alla Giunte esecutive sezionali, quello a organizzare assemblee distrettuali aperte ai cittadini proprio per la giornata del 27 febbraio.
Per il Comitato direttivo centrale decisa infine la prossima convocazione, fissata il prossimo 8 marzo.
“Ribadiamo la nostra vicinanza e solidarietà al Procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi, già oggetto, in relazione al caso Almasri, di un’ingiustificata e gratuita aggressione mediatica solo per aver rispettato il disposto della legge costituzionale in materia di reati ministeriali.Stigmatizziamo, inoltre, l’iniziativa dei consiglieri laici del Csm, a seguito della denuncia presentata dal Dis a carico del Procuratore Lo Voi, i quali hanno chiesto l’apertura di un procedimento per incompatibilità ambientale e la trasmissione degli atti ai titolari dell’azione disciplinare.Questa iniziativa desta serie perplessità, per la sua natura puramente strumentale, volta a delegittimare la Procura di Roma e l’intera magistratura. I magistrati con il loro impegno assicurano ogni giorno la tutela dei diritti di tutti i cittadini e devono poter lavorare serenamente senza essere sottoposti a quotidiani attacchi”.