Il 3 maggio è una data che dovrebbe unire, non dividere. È la Giornata mondiale della libertà di stampa, istituita per ricordare i giornalisti uccisi, le notizie oscurate e le libertà minacciate.
In un’Italia distratta da referendum, elezioni amministrative, eventi sportivi e persino dall’elezione di un nuovo Papa, la ricorrenza è passata quasi inosservata. Ma non in Molise, dove l’Ordine dei Giornalisti regionale ha voluto ribadire – con un messaggio firmato dalla segretaria Marcella Tamburello – il senso profondo di questa giornata.
“Il giornalismo è un impegno serio, fondato su principi deontologici imprescindibili: ricerca della verità, rispetto dei fatti, indipendenza.”
Un richiamo forte, rivolto a tutta la categoria, ma anche alla politica, che spesso tenta di intervenire sulla professione senza conoscerne davvero le necessità. Nella proposta di riforma ancora ferma alla Camera – denuncia l’Odg Molise – si parla di voto, elenchi, composizione degli Ordini, ma non di accesso alla professione, contratti, lavoro. Le questioni cruciali restano escluse dal dibattito.
La riflessione si allarga anche al contesto locale, dove il giornalismo rischia di essere travisato, ridotto a polemiche personali, oggetto di attacchi e sospetti infondati. Una situazione che crea tensione e divisione, mentre servirebbero invece unità, moralità e rispetto reciproco.
“Siamo noi giornalisti – ricorda Tamburello – a conoscere e rispettare le regole della professione. Ci assumiamo la responsabilità delle pubblicazioni, presentiamo le notizie senza pregiudizi, trattiamo con rispetto chi è coinvolto nelle notizie.”
Il messaggio dell’Ordine è anche una difesa della libertà di espressione, compresa la satira e la critica pungente, strumenti fondamentali del mestiere. Non mancano i richiami alla responsabilità, certo. Ma nemmeno l’invito a non accettare lezioni di moralità da chi tenta di imbavagliare l’informazione.
Nel contesto di questa celebrazione, la riflessione si estende anche alle sfide contemporanee: intelligenza artificiale, disinformazione, attacchi online, e soprattutto il diritto dei cittadini a un’informazione libera, corretta e pluralista.
“Grazie ai giornalisti di questa regione – conclude Tamburello – che, con tagli diversi, continuano a offrire prodotti puliti e a onorare la professione.”
Nel celebrare questa giornata, l’Ordine dei Giornalisti del Molise lancia un messaggio chiaro: il giornalismo va rispettato, tutelato e difeso. Anche e soprattutto quando è scomodo.
Perché una democrazia senza stampa libera è una democrazia a metà.