Non chiedeteci silenzio.
Era questo lo slogan del corteo a Palermo partito il pomeriggio di venerdì 23 maggio da piazza Verdi e arrivato all’albero Falcone. Organizzato da associazioni di giovani e collettivi studenteschi chiedevano verità e giustizia per le stragi. Erano contro le passerelle istituzionali che si consumavano con la Fondazione Falcone da parte di coloro che commemorano le vittime e poi distruggono il loro operato.
All’arrivo in via Notarbartolo la sorpresa. Il silenzio suonato 10 minuti prima delle 17:58, orario della strage, per evitare da parte della fondazione che arrivassero i giovani palermitani. Subito dopo sono tutti scappati. Ed è così che la Fondazione ha privato di un momento così importante e significativo una parte dei cittadini palermitani. Si è gridato subito “Vergogna, Vergona” e, alle 17:58, con un palco ormai deserto, i giovani hanno urlato i nomi delle vittime della strage di capaci e riprodotto il silenzio.
Con un comunicato la Fondazione Falcone invita a non fare strumentalizzazioni politiche dietro l’anticipazione del minuto di silenzio e di non avere nessuna rivalsa contro i giovani del corteo.
foto copertina di Antonino Schilirò
In allegato il servizio dell’emittente televisiva siciliana Telemistretta,
realizzato dal nostro Antonino Schilirò.