“Lo Stato lo ha usato e poi lo ha lasciato morire.”
(Col. Michele Riccio, intervista esclusiva a WordNews.it)
Luigi Ilardo era un mafioso. Ma anche un uomo che, a un certo punto, ha scelto di cambiare strada. Aveva deciso di collaborare con lo Stato, con la giustizia. Voleva rompere il sistema mafioso dall’interno. Ma fu ucciso il 10 maggio 1996, a Catania, prima che la sua collaborazione fosse ufficializzata.
Una morte annunciata. Una morte evitabile.
Luigi Ilardo era un confidente del colonnello Michele Riccio, uomo dei Servizi e dei ROS, che per mesi lo ascoltò. Era lui a garantire. Era lui a credergli. E quando Ilardo gli disse:
“Vi faccio prendere Provenzano”, Riccio si mise in moto. Quella cattura però non si fece mai. E poche settimane dopo, Ilardo fu freddato davanti casa.
Le dichiarazioni di Riccio a WordNews.it
“Dovevamo proteggerlo, e invece lo abbiamo tradito. Lo Stato ha fatto trapelare la sua identità. È stato ucciso per colpa nostra.”
(M. Riccio, intervista a Paolo De Chiara – WordNews.it)
Nelle sue parole, traspare non solo la rabbia, ma il senso di colpa. Riccio ha rivelato – in numerose interviste e testimonianze – che fu lo stesso apparato statale a compromettere l’incolumità del testimone. Ilardo parlava. Collaborava. Testimoniava. Aveva raccontato dettagli su omicidi, latitanze, legami tra mafia e politica. Ma non venne mai ufficialmente ascoltato dalla DDA.
Lo Stato lo ha usato. E poi lo ha lasciato morire. Uccidendolo.
La voce della figlia: Luana Ilardo
A raccogliere il testimone è oggi Luana Ilardo, figlia di Luigi. Una donna che da anni combatte per ottenere giustizia, memoria, riconoscimento. Nella prima puntata di “A tu per tu con…”, il nuovo format di WordNews.it, racconterà la sua storia.
“Non c’è giorno in cui non pensi a quello che sarebbe potuto essere. A quello che mio padre avrebbe potuto fare. E che gli è stato impedito.”
Il caso Ilardo rappresenta una frattura nel sistema. Una verità negata che mette in imbarazzo pezzi dello Stato. Troppi silenzi. Troppe omissioni. Eppure, grazie al lavoro di giornalisti indipendenti e testimoni coraggiosi, questa storia continua a emergere.
QUESTA SERA – NON MANCARE
Martedì 1° aprile, ore 21:00
LIVE su: TikTok (WordNews.it), a seguire su YouTube, Facebook, Twitch, Instagram
Ospite: Luana Ilardo
Conduce: Paolo De Chiara
Inchieste, testimonianze, memoria civile
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