Fatti, immagini e parole sono più che esplicativi. Quanto riprodotto nel video è avvenuto a Casoli sabato scorso in occasione di un incontro organizzato in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua: il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe (il cui mandato scade tra poche settimane con alti esponenti del Partito Democratico che hanno già chiesto la sua riconferma) nel momento in cui il microfono è giunto all’avv. Vittoria Camboni, intervenuta a nome dell’associazione Ortona Sasi Class Action, si è alzato in piedi, ha iniziato ad alzare la voce, ad irriderla, a dire che si rifiutava di ascoltarla e ha cercato di impedirle di parlare affermando che non voleva sentirla. L’ex sindaco di San Vito Chietino, esponente storico dell’area politica che fa capo al Partito Democratico, colui che in vari comunicati stampa della Sasi è stato scritto che ascolta e comprende le difficoltà dei territori così si è comportato nei confronti di una cittadina che esprime la protesta, le istanze, la voce di tantissimi cittadini mobilitati da molti mesi. Il presidente di una SpA pubblica, il capitale è interamente in mano ai sindaci ovvero i rappresentanti della cittadinanza, che gestisce il bene comune per eccellenza.
Lo scorso 12 marzo in conferenza stampa Gianfranco Basterebbe ha dichiarato che l’emergenza idrica era prossima alla conclusione e non ci sarebbero più state interruzioni programmate. «Nel giro di 48 ore, tempo necessario per lavori tecnici, si metterà la parola fine alle sospensioni della fornitura idrica» le sue testuali parole. Quarantotto ore significherebbe entro il 14 marzo, lunedì 17 marzo (tre giorni dopo o, se preferite, 72 ore dopo, cinque giorni dopo o, se preferite 120 ore circa dopo l’annuncio) sul sito web della Sasi è stato pubblicato un nuovo cronoprogramma di interruzioni programmate in sedici comuni. Ieri, passata un’ulteriore settimana, analoga comunicazioni per diciotto comuni, due in più. Sulla pagina facebook della Sasi SpA dall’annuncio della fine delle sospensioni alle scorse sono stati 30 i post aventi ad oggetto sospensioni/interruzioni per riparazione/indifferibili/urgenti.
Tra poche settimane l’assemblea dei sindaci dovrà riunirsi per votare il nuovo consiglio di amministrazione della società e, quindi, il presidente della società. Otto sindaci, tutti appartenenti al Partito Democratico, hanno affermato in un comunicato congiunto che Basterebbe va riconfermato, che è necessario ed indispensabile per la società la sua riconferma. «Gianfranco Basterebbe è la persona più indicata avendo egli stesso vissuto, fino ad oggi, una interlocuzione costruttiva e mai divisoria anche con la Regione Abruzzo oltre che con tutti i Comuni senza mai sottrarsi alle sue responsabilità» hanno dichiarato i primi cittadini.
Sull’interlocuzione costruttiva e mai divisoria lasciamo parlare i fatti, la cronaca di questi mesi da Agosto ad oggi e domande ed interrogativi che poniamo almeno dalla conferenza stampa del 13 agosto, quella in cui tra le altre ci è stato risposto che c’è chi non vuol capire, che ci si ostina a non capire la situazione:
La peggior estate degli ultimi diciassette anni, altro che «discreta», perché?
Emergenza idrica, esposto alla Procura del sindaco di Casalanguida
Acqua, in tre mesi dall’estate «discreta» all’emergenza: le (non) risposte a troppi interrogativi
(in realtà, di fatto, siamo stati fin troppo ottimisti vista la situazione e che siamo arrivati alla primavera)
L’Epifania l’emergenza idrica non porta via: Casalbordino a secco per 30 ore in due giorni
Nel comunicato degli 8 primi cittadini PD&dintorni (Vasto, Palmoli, Tufillo, Celenza sul Trigno, Castiglione Messer Marino, Carpineto Sinello, Guilmi, San Giovanni Lipioni) si chiede ed auspica che anche il centrodestra converga sulla nostra proposta e che se proprio non dovessero accettare la riconferma di Basterebbe si proporrà una candidatura «unitaria, allo scopo di gestire ed amministrare questo Ente in maniera condivisa». Apprendiamo dal quotidiano Il Centro che parte del PD&dintorni potrebbe puntare su un altro esponente sempre del PD (ma della zona Vasto-San Salvo-alto vastese), già membro del consiglio di amministrazione di Arap, Cordisco. I comunicati di sindaci ed esponenti dei partiti del centrodestra, le proteste vibranti dei sindaci dell’alto vastese, di Casalbordino, Monteodorisio, Cupello ed altri sono facilmente rintracciabili sul web. Idem il comunicato degli otto sindaci e chi sono, invitiamo ogni lettore a cercare riscontri, a leggere. Magari siamo noi a non capire, magari ci stiamo sognando tutto, ripetiamo sempre le stesse cose stufando lor signori (come è stata apostrofata l’avv. Camboni sabato scorso), chissà forse siamo residuati della stamb disonest come a Vasto vennero apostrofati colleghi che si ostinavano a porre domande non concordate e non comode (signora mia, che pretese questi giornalisti! Che scandalo!).
In conclusione torniamo sul nostro accesso civico, passati due mesi e tre giorni dalla nostra PEC e un mese e un giorno dalla seconda PEC in cui abbiamo evidenziato perché non c’è stata di fatto nessuna risposta (e nessun atto fornito nonostante la richiesta fosse più che chiara e l’accesso agli atti e l’accesso civico sono previsti dalla legislazione italiana con natura ben chiara) alla nostra istanza. La situazione è rimasta totalmente immutata rispetto al 23 febbraio e nessun cenno dalla società (quella il cui presidente ha agito secondo la società e i sindaci del PD come riportato nei precedenti paragrafi). Nulla c’è da aggiungere, i fatti son fatti e come si suol dire “parlano” da soli.